Stipendi docenti, con la valorizzazione della professionalità si può arrivare all’aumento a tre cifre voluto da Bianchi. Ma il netto sarebbe ancora basso
Fine anno. Legge di bilancio approvata dal Governo e adesso all’esame del Senato. Rinnovo contratto, scaduto dal 2018, che tarda ad arrivare. Ormai bisogna arrendersi all’evidenza: gli aumenti stipendiali per il personale docente e Ata non saranno cospicui quasi sicuramente.
La legge di bilancio 2022 mette a disposizione 3,7 miliardi che dovrebbero garantire un incremento lordo di 107 euro. Con gli stanziamenti della manovra, però, occorre detrarre i fondi per pagare l’indennità di vacanza contrattuale (circa 500 milioni), dunque si arriva ai famosi 87-90 euro lordi che sembrano essere la base minima per la trattativa (è inclusa nella cifra che l’elemento perequativo di 11,50 euro).
Le tre cifre di aumento? Con la valorizzazione professionale. Ma allo stato attuale non per tutti
Per arrivare alle famose tre cifre e fermarsi ad una cifra di circa 104 euro di aumento, medio, il Governo ha pensato di “pescare” dal fondo per la valorizzazione della professionale, destinato a premiare in sede di contrattazione solo i lavoratori meritevoli. Ed è proprio qui l’inghippo, sia dal punto di vista politico che soprattuto dal punto di vista retributivo: il testo della legge di bilancio approvato dal Governo prevede infatti, all’articolo 108, l’investimento di 240 milioni per la valorizzazione professionale.
In particolare, i commi 1, lett. a), e 2, lett. a) e b), stabiliscono che le risorse destinate alla valorizzazione della professionalità dei docenti delle scuole statali, di cui all’art. 1, co. 592 e 593, della L. 205/2017 (L. di bilancio 2018), sono volte a premiare anche la dedizione nell’insegnamento, l’impegno nella promozione della comunità scolastica e il costante e qualificato aggiornamento professionale.
Il comma 1, lett. b), incrementa le citate risorse (da 30 milioni) a 240 milioni annui dal 2022.
A far saltar dalla sedia sindacati e lavoratori è stata proprio quella parola “dedizione” che appare piuttosto “offensiva”, per molti. Ecco perchè, nel corso dell’incontro del 18 novembre con i sindacati, Bianchi ha lasciato intendere che proverà a fare di tutto per aumentare tale fondo: “Abbiamo chiesto di agire sul salario accessorio e per quello relativo all’ordinamento per il personale ATA”, ha spiegato ad Orizzonte Scuola Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, presente all’incontro con il Ministro.
Anche aumentando il fondo della valorizzazione professionale, resta però il problema che allo stato attuale questi soldi non verrebbero distribuiti a tutto il personale scolastico ma solo a quelli destinatari della valorizzazione.
Ecco allora, riferiscono fonti sindacali, si potrebbe ipotizzare che in sede di contrattazione all’ARAN per il rinnovo contrattale, potrebbe esserci un accordo per distribuire le cifre a tutti i lavoratori.
Rinnovo del contratto: manca l’atto di indirizzo
L’aumento degli stipendi e le risorse nella manovra 2020, segue parallelamente il percorso che vede il rinnovo contrattuale del comparto scuola. Rinnovo però che, per il momento, è rimasto in stand-by.
E’ vero che probabilmente si vuole da un lato aspettare una prospettiva chiara e definitiva delle risorse in legge di bilancio, ma dall’altro lato, come denunciano le organizzazioni sindacali, ancora manca l’atto di indirizzo da inviare all’ARAN.
E considerando anche lo stato di agitazione dei sindacati rappresentativi (eccetto Cisl Scuola e Anief), c’è da aspettarsi tempi non brevissimi. Probabile si arrivi ad avviare il confronto dopo Natale.