Stipendi dirigenti scolastici: verso il cambiamento dei criteri di complessità. Retribuzioni di posizione, in media, più basse. I numeri

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In vista dell’apertura delle trattative per il rinnovo del CCNI 2024-2025, relative alla quantificazione della retribuzione di risultato e di posizione dei Dirigenti scolastici, per l’individuazione dei criteri di attribuzione delle fasce di complessità alle istituzioni scolastiche e per la determinazione del FUN 2024-2025, si attende il decreto ministeriale e si accende il dibattito.

Sul tavolo delle trattative tra il Ministero e le parti sindacali, infatti, rimane centrale il peso attribuito alla dichiarazione congiunta allegata al precedente CCNI, firmato lo scorso 31 Maggio 2023, con cui l’Amministrazione si impegnava “a rivedere, mediante il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, in tempo utile per l’anno scolastico 2024-2025, i criteri generali e i parametri numerici per la graduazione delle istituzioni scolastiche“.

I dati raccolti dal Ministero segnalano che, per effetto del dimensionamento, il numero complessivo delle istituzioni scolastiche diminuirà di circa 500 unità e per altre 826 scuole sarà modificata la fascia di complessità rispetto a quella assegnata per l’anno scolastico 2023-2024:

  • 526 istituzioni scolastiche avranno una fascia di complessità superiore;
  • 261 istituzioni scolastiche, invece, avranno una fascia di complessità inferiore.

Ricordiamo che a ciascuna fascia di complessità corrisponde l’importo della retribuzione di posizione spettante al dirigente scolastico. Al momento, le fasce di complessità sono così distribuite:

  • Fascia A (da 62 punti), a cui corrisponde una retribuzione pari a €34.165,11 (di cui €12.565,11 di parte fissa e €21.600 di parte variabile);
  • Fascia B (da 39 a 61 punti), a cui corrisponde una retribuzione pari a €30.165,11 (di cui €12.565,11 di parte fissa e €17.600 di parte variabile);
  • Fascia C (fino a 38 punti), a cui corrisponde una retribuzione pari a €26.165,11 (di cui €12.565,11 di parte fissa e €13.600 di parte variabile).

Il FUN 2024/25 dovrebbe essere quantificato in €374.394.276,77 lordo Stato (€272.231.310,55 lordo dipendente), ma si attende l’adozione del relativo decreto per la sua determinazione ufficiale. Si tratta di un passaggio preliminare fondamentale per la sottoscrizione del CIN.

Sulla base dei dati raccolti dal Ministero, l’Amministrazione ha potuto constatare che il Fondo Unico Nazionale (FUN) per l’anno scolastico 2024/25, mantenendo gli stessi criteri di attribuzione del punteggio e le stesse soglie per la definizione della fascia di complessità, è sufficiente a garantire gli stessi importi per la retribuzione di posizione parte variabile stabiliti con il Contratto Integrativo Nazionale (CIN) 2023/24. Inoltre, nell’ipotesi avanzata dal Ministero sarebbe prevista una “clausola di salvaguardia” per i dirigenti scolastici assegnati a scuole che nel 2024/25 avranno una fascia di complessità inferiore rispetto a quella del 2023/24.

Ed è sulla definizione dei criteri che, tuttavia, si è acceso il dibattito. Infatti, da un lato, mantenere gli stessi criteri dello scorso anno, oltre al rischio di disattendere il senso della dichiarazione congiunta firmata lo scorso 31 Maggio 2023, potrebbe generare effetti distortivi in relazione alla retribuzione di posizione dei Dirigenti scolastici: “sia in termini di merito che di equità” segnalano alcune organizzazioni sindacali. Dall’altro lato, nella riunione del 29 Maggio 2024, l’Amministrazione ha proposto una modifica dei parametri di complessità che produrrebbe una contrazione del numero delle istituzioni scolastiche di Fascia A e un aumento delle istituzioni scolastiche di Fascia C, con conseguente rimodulazione delle retribuzioni di posizione dei Dirigenti scolastici.

Con la modifica dei parametri di complessità proposti dall’Amministrazione (bocciata da quasi tutte le sigle sindacali), le nuove fasce sarebbero divenute:

  • Fascia A da 83 punti (finora è stata da 62 punti) con conseguente diminuzione al 16% delle scuole italiane;
  • Fascia B da 49 punti a 82 punti (finora è stata da 39 a 61 punti);
  • Fascia C fino a 48 punti (finora è stata fino a 38 punti) con conseguente aumento al 19,5% delle scuole italiane.

DL Scuola: il sistema di valutazione dei DS impatterà sulla retribuzione?

Le recenti novità normative introdotte con il decreto legge n. 71 del 31 Maggio 2024 riguardanti anche l’implementazione di un nuovo sistema di valutazione dei Dirigenti scolastici produrrà effetti sulla quantificazione della retribuzione di risultato degli stessi.

Infatti, finora la retribuzione di risultato è stata ancorata alla misura del 15% del FUN ed è commisurata al rapporto tra i livelli di retribuzione di posizione relativa all’istituzione scolastica di cui all’incarico principale.

Di contro, quando sarà attivato il nuovo sistema di valutazione (l’art. 13 del decreto legge 71/2024 prevede che entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Ministero emani un apposito decreto) la retribuzione media di risultato potrebbe aumentare, secondo i calcoli di alcune OO.SS., fino a €8000 circa per l’anno scolastico 2024-2025. Ma i tempi sono stretti, soprattutto per garantire che ciascun dirigente scolastico possa conoscere in anticipo la sua retribuzione, già durante la fase della mobilità.

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