Stipendi differenziati, Giannelli: “Bene Valditara, affronta un problema noto. Integrativi e benefit ai docenti che si trasferiscono”

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A Il Giornale interviene il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. Sulla proposta del ministro Valditara per quanto riguarda gli stipendi, il leader dei dirigenti scolastici afferma: “Al momento è solo un’idea, non ancora una proposta. Vogliamo esplorare la questione e avviare un dibattito utile per i docenti. Il problema è reale: gli stipendi sono uguali ovunque, ma il costo della vita varia molto tra Nord e Sud e tra grandi città e piccole città di provincia”. 

Poi aggiunge: “Al Sud c’è meno possibilità di lavorare nelle aziende private, quindi molti lavorano come dipendenti pubblici statali, tra cui gli insegnanti. Con lo stipendio da professori, al Sud stanno bene e hanno la casa e la famiglia a cui appoggiarsi. A Milano, con lo stesso stipendio, possono permettersi solo un bilocale e poco altro. Anche se aumentassimo lo stipendio di 300 euro, non risolveremmo il problema. Si potrebbe considerare una contrattazione regionale che affianchi quella nazionale, senza sostituirla. Oppure, si potrebbe investire nel welfare per equilibrare gli squilibri, forse con un assegno integrativo e detassato per sostenere l’affitto”.

Sui fondi privati a scuola, Giannelli afferma: “Non significa che il privato entri in una singola scuola e decida cosa insegnare, questo sarebbe fantascienza e non va nemmeno preso in considerazione. Il tornaconto del privato che finanzia la scuola potrebbe essere tradotto in una serie di esenzioni fiscali per l’imprenditore che indirizza risorse verso il mondo dell’istruzione”. 

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