Stipendi, a luglio aumenti in busta paga per un milione e 200mila lavoratori. Per Anief dovevano essere quattro volte tanto: si ricorre in Tribunale

Aumenti in arrivo per insegnanti, personale Ata e dirigenti scolastici: l’incremento va da 182 euro fino a 365 euro lordi (comprensivi degli arretrati maturati da gennaio a giugno) e riguarda il pagamento dell’indennità una tantum pari all’1,5% della retribuzione, introdotta dal governo con la Legge di Bilancio. L’aumento è scattato dal primo gennaio 2023 e rimarrà in vita fino al 31 dicembre, ma non sarà incluso nella tredicesima mensilità.
La stampa specializzata specifica che si tratta di un “emolumento accessorio”, ovvero “un bonus temporaneo’ esclusivamente per l’anno 2023, erogato ai dipendenti pubblici per contrastare il caro vita e l’inflazione. Non è un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale, ma una voce accessoria.
Per il sindacato autonomo Anief questo modo di procedere continua a essere illegittimo per il mancato finanziamento dell’indennità di vacanza contrattuale che tra non molto sarà deciso dalla Consulta per i profili di costituzionalità sollevati dal tribunale di Genova: “A fronte dei 42 euro lordi medi stanziati, l’indennità in attesa del rinnovo di contratto collettivo dovrebbe essere quattro volte superiore tenendo come riferimento il tasso di inflazione programmata che nel biennio 2022-23 ha toccato livelli record a due cifre”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Per questi motivi, Anief ritiene necessario, in attesa del giudizio della Corte Costituzionale, interrompere la prescrizione inviando la diffida.
COME CAMBIERÀ LA BUSTA PAGA DI LUGLIO
L’incremento una tantum varierà a seconda del profilo e degli anni di anzianità professionale. Per esempio, scrive Orizzonte Scuola che ha anche pubblicato una tabella riassuntiva della somma aggiuntiva che verrà emessa con lo stipendio di luglio, un dirigente scolastico vedrà un aumento mensile di 52,22 euro. Sommando i sei mesi di arretrati, la somma totale sarà di 365,54 euro. Un docente di scuola superiore con tra i 28 e i 34 anni di carriera avrà un aumento di 42,30 euro, che arriva a 296,1 euro considerando gli arretrati.
Un docente di scuola media con 15-20 anni di servizio vedrà un aumento di 34,60 euro al mese, che diventano 242,2 euro con gli arretrati. Inoltre, un docente della scuola primaria con tra i 21 e i 27 anni di servizio riceverà un bonus di 34 euro, con un totale di 238 euro dopo l’aggiunta degli arretrati. Infine, un collaboratore scolastico con 35 anni di servizio riceverà un bonus di 26,54 euro, che farà aumentare la busta paga di 185 euro.
Considerando che gli ultimi aumenti contrattuali, sottoscritti nel passato mese di dicembre arrivano al 2021, il sindacato Anief ha messo a disposizione per tutto il personale della scuola, docente, educativo ed ATA un modello per recuperare l’indennità di vacanza contrattuale allineata all’inflazione per il 2022 al 2023. Il presidente Anief Marcello Pacifico ricorda che “la richiesta serve anche per recuperare il famoso anno 2013 non considerato ai fini della carriera e che diventa fondamentale avere ora, considerando che nel 2022-2023 abbiamo registrato un aumento dell’inflazione da 3 a 12 punti. Mentre l’indennità di vacanza contrattuale degli stipendi della scuola è rimasta ferma ad un punto e mezzo”.
Pacifico ricorda che “doveva arrivare per legge al +6%, che corrisponde al 50% dell’inflazione: significa che lo Stato da un anno ci deve più di 120 euro lordi al mese solo di indennità di vacanza contrattuale. Questo non è avvenuto e per tale motivo i nostri stipendi risultano sempre più bassi. Con il nostro ricorso, in attesa che la Consulta si esprima, al massimo entro un anno, è importante avere traccia di questo reclamo presentato al MEF, così da recuperare più di 1.500 di euro di arretrati ed avere più di 150 euro in media di aumento fisso”.