Stelle ed emoji al posto dei voti: la rivoluzione scolastica parte dal Giappone. I docenti: “Basta con la didattica basata solo sulla memorizzazione”
Un innovativo sistema di valutazione, basato sull’utilizzo di emoji e stelle al posto dei tradizionali voti numerici, è stato introdotto nella città di Kochi, in Giappone, rivoluzionando l’approccio all’apprendimento dall’asilo fino alle elementari.
Il metodo, in linea con le nuove politiche educative giapponesi, si concentra sullo sviluppo olistico dello studente, privilegiando il benessere emotivo e l’apprendimento attivo. L’obiettivo è quello di rendere la valutazione un’esperienza più coinvolgente e meno stressante, incentivando il lavoro di gruppo e promuovendo un processo di apprendimento innovativo.
Gli insegnanti, anziché assegnare voti o giudizi numerici, utilizzano emoji sorridenti, accigliate o entusiaste per rappresentare le performance degli alunni.
Il nuovo sistema incoraggia attività pratiche e lavori di gruppo, sostituendo i tradizionali esami scritti con progetti, quiz e compiti basati sulla ricerca e l’indagine. “Miriamo a sviluppare competenze cognitive, sociali e fisiche, allontanandoci da una didattica basata solo sulla memorizzazione”, spiegano gli insegnanti. Mentre gli studenti delle classi più grandi osservano con interesse questa trasformazione, alcuni genitori esprimono preoccupazione per il possibile abbandono della scrittura tradizionale a favore del linguaggio visivo delle emoji.
Altri, invece, accolgono con favore l’approccio creativo, confidando in una maggiore efficacia dell’apprendimento e in una migliore preparazione per gli esami futuri.
Il sistema prevede anche autovalutazioni e feedback da parte di compagni e genitori, promuovendo una maggiore consapevolezza del proprio percorso di apprendimento.