Spreco alimentare, l’appello di docente: “Compriamo meno pesche e mele, ma non rinunciamo all’Iphone. Non è una buona notizia”

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Andrea Maggi, noto educatore del docu-reality Il Collegio su Rai 2, ha sollevato riflessioni importanti riguardo lo spreco alimentare in una rubrica su Il Gazzettino.

Maggi evidenzia come la crescente consapevolezza sul tema non sia solo frutto di una nobile presa di coscienza, ma anche di circostanze esterne.

Fino a poco tempo fa, lo spreco alimentare era un problema trascurato dalla maggior parte delle persone. Tuttavia, con l’approssimarsi della scadenza dell’Agenda 2030 dell’ONU, che mira a dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite entro sette anni, l’attenzione verso questo problema è cresciuta. Maggi, partecipando al 2023 Cross Country Report Waste Watcher International Observatory Food & Waste Around the World come Ambasciatore di Buone Pratiche della Campagna Sprecozero, ha avuto l’occasione di riflettere ulteriormente su questo tema cruciale.

I recenti eventi globali come la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina e gli sconvolgimenti climatici hanno eroso la fiducia nelle istituzioni e ridotto il potere d’acquisto dei consumatori. Questi fattori hanno indotto a una diminuzione nello spreco di frutta e verdura fresche. Tuttavia, questa tendenza positiva nasconde una realtà amara: il calo dell’acquisto di questi prodotti alimentari è dovuto all’aumento dei prezzi, spingendo i consumatori verso opzioni più economiche ma nutrizionalmente inferiori.

La sensibilizzazione ha giocato un ruolo chiave nella riduzione dello spreco alimentare. Abitudini quotidiane come fare la spesa giorno per giorno e organizzare gli alimenti possono fare la differenza. La scuola, secondo Maggi, ha un ruolo cruciale nell’educare i giovani sulle buone pratiche per contrastare lo spreco alimentare. Tuttavia, sottolinea l’esistenza di una diffidenza da parte dei giovani verso gli adulti, che spesso vengono visti come incoerenti nei loro moniti. Questa diffidenza, se non affrontata, potrebbe ostacolare qualsiasi sforzo di sensibilizzazione a lungo termine.

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