Sportiello (M5S) lancia una proposta di legge: “Basta precarietà per i docenti di sostegno, diritto allo studio per tutti gli alunni con disabilità”

Un’istruzione davvero inclusiva, che garantisca il diritto allo studio a tutti gli alunni con disabilità, anche attraverso la stabilizzazione dei docenti di sostegno.
È questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dalla deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello, che punta a colmare le lacune del sistema attuale e a garantire una reale inclusione nelle scuole italiane.
“Purtroppo ancora nel 2024 c’è bisogno di una legge del genere perché di fatto non a tutti e a tutte viene garantita la frequenza scolastica”, denuncia Sportiello, sottolineando l’urgenza di intervenire con misure concrete.
Il cuore della proposta di legge riguarda la creazione di classi di concorso specifiche per i docenti di sostegno, che finalmente potranno accedere a una carriera stabile e non saranno più costretti a vivere nella precarietà. Un cambiamento epocale che garantirebbe continuità didattica agli alunni con disabilità, i quali non si troverebbero più a dover affrontare cambiamenti continui di insegnanti.
Il ddl prevede che i docenti di sostegno possano cambiare sede solo dopo che l’alunno con disabilità abbia completato il proprio ciclo di studi, garantendo così un rapporto educativo solido e duraturo. Le supplenze avranno una durata biennale, con possibilità di proroga di un anno in casi eccezionali. Inoltre, i docenti che assicurano la continuità didattica avranno priorità nelle graduatorie e potranno anche insegnare a domicilio agli alunni impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute.
Ma la proposta di legge non si limita alla stabilizzazione dei docenti. Per garantire un’inclusione a 360 gradi, il Ministero dell’Istruzione dovrà farsi carico dell’assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità, stanziando 100 milioni di euro per formare e assumere il personale necessario.
“Vogliamo che la figura dell’assistente per la comunicazione e l’autonomia venga riconosciuta a livello nazionale”, spiega Sportiello, “e soprattutto che sia il Ministero dell’Istruzione a occuparsene, non gli enti locali che spesso non hanno le risorse per garantire figure adeguatamente formate”.
Un altro punto cardine della proposta di legge riguarda la presenza di operatori socio-sanitari in ogni scuola, con il compito di assistere gli alunni con disabilità nelle loro necessità igieniche e mediche, compresa la somministrazione di farmaci e l’assistenza specifica per particolari patologie. In caso di necessità, il personale sanitario potrà intervenire direttamente a scuola su richiesta della famiglia e indicazione dell’Asl.