Sport Never Stop: inclusione e contrasto alla povertà educativa tramite lo sport. Progetto attivo in 8 città, coinvolge oltre 1500 bambini e 14 scuole

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Contrastare la povertà educativa, prevenire la criminalità e favorire l’inclusione sociale tramite lo sport: questi gli obiettivi di Sport Never Stop è un’iniziativa promossa da Fondazione L’Albero della Vita ETS e Fondazione Conad ETS.

Il progetto offre a oltre 1.500 bambini e bambine la possibilità di praticare gratuitamente un’attività sportiva a loro scelta e di partecipare a laboratori educativi su valori sportivi, sana alimentazione e stili di vita sani.

Presentato a Milano con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana, il programma è attivo in otto città italiane: Milano, Bergamo, Genova, Venezia, Perugia, Napoli, Catanzaro e Brindisi.

L’importanza dello sport nell’educazione

Lo sport è considerato la terza agenzia educativa, dopo famiglia e scuola, e deve essere accessibile a tutti, senza distinzioni economiche o sociali. Il progetto mira a trasmettere valori fondamentali come:

  • impegno e costanza;
  • lealtà e rispetto;
  • gestione delle sconfitte e leadership positiva.

Questi principi non solo arricchiscono la crescita personale, ma si trasferiscono anche in ambito scolastico e lavorativo, contribuendo a costruire una società più equa.

Attività e discipline sportive

Ogni bambino coinvolto ha potuto scegliere uno sport da praticare per 10 mesi, con il supporto di un piano educativo personalizzato. L’iniziativa copre iscrizione, kit sportivo, visita medico-sportiva e costi di trasporto.

Oltre agli sport più diffusi come calcio, nuoto, danza e ginnastica artistica, alcuni partecipanti hanno optato per discipline meno comuni come canottaggio, arti marziali cinesi (wushu), acrobatica e agility dog. Questa ampia offerta consente ai bambini di scoprire nuove passioni, rafforzare l’autostima e allontanarsi da ambienti a rischio.

Laboratori nelle scuole

Oltre 1.300 bambini, appartenenti a 14 istituti scolastici, partecipano a percorsi laboratoriali di 8 mesi su due temi principali:

  • educazione alla sana alimentazione, con attività interattive per sensibilizzare su una dieta equilibrata e consapevole;
  • empowerment e crescita personale, attraverso testimonianze di atleti e role model, per sviluppare competenze utili nella vita quotidiana e nel percorso educativo.

Un’azione concreta contro la povertà educativa

Secondo dati ISTAT, la povertà educativa in Italia è in forte crescita:

  • il 70,5% dei minori tra 3 e 19 anni non ha mai frequentato una biblioteca;
  • il 39,2% non ha praticato sport nel corso dell’ultimo anno.

Questa condizione di deprivazione sociale e inattività è spesso accompagnata da cattive abitudini alimentari: una ricerca dell’Università Cattolica di Milano evidenzia che 1 bambino su 7 vive in una condizione di precarietà alimentare, con rischi di malnutrizione, obesità e malattie croniche infantili.

Sport Never Stop nasce proprio per offrire ai bambini una possibilità di crescita educativa e sportiva, riducendo il rischio di esclusione sociale.

L’evento di presentazione con voci autorevoli

Alla presentazione del progetto ha partecipato Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli, che ha sottolineato l’importanza dello sport nella prevenzione della criminalità giovanile. Gratteri ha spiegato come le mafie sfruttino social media e modelli devianti per attrarre i più giovani, rendendo fondamentale un’azione educativa mirata. Dobbiamo dimostrare ai ragazzi – ha dichiarato – che non è conveniente delinquere. Parlare con loro non è mai tempo perso: il successo di un intervento dipende dalla credibilità di chi lo propone.”

Anche lo chef Davide Oldani e il campione di ciclismo Ivan Basso hanno dato il loro contributo.

Oldani ha fornito consigli pratici sull’alimentazione, suggerendo cinque regole per una dieta sana e sostenibile:

  • curiosità: assaggiare nuovi cibi;
  • attenzione: riconoscere gli ingredienti;
  • stagionalità: preferire frutta e verdura di stagione;
  • sperimentazione: provare nuovi accostamenti di sapori;
  • evitare sprechi: servire porzioni adeguate.

Ivan Basso ha invece evidenziato il valore formativo dello sport. “Lo sport – ha sottolineato – aiuta a costruire autostima, relazioni sane e una mentalità positiva. Si può imparare ad amarlo e coltivarlo, e progetti come questo aiutano a trasmettere passione e valori ai più giovani.”

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