SPID e app IO, nasce il servizio civile digitale per accrescere le competenze dei cittadini

“Se la digitalizzazione non riguarda tutti non è una rivoluzione: per i giovani arriva il servizio civile digitale”, lo annuncia la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.
Il protocollo d’intesa è stato firmato con il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora.
L’iniziativa è volta ad accrescere le capacità e le competenze digitali dei cittadini e favorire l’uso dei servizi pubblici digitali per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, per diffondere un approccio consapevole alla realtà digitale e per agevolare la collaborazione tra Pubblica amministrazione, enti e cittadini.
Il Protocollo rientra nelle finalità del programma Repubblica digitale promosso dalla ministra Pisano per contrastare il divario digitale, anche di natura culturale, e risponde pienamente all’obiettivo principale del Servizio civile sostenuto dal ministro Spadafora di investire sui giovani, sulla loro formazione e sul loro ruolo di cittadini attivi.
Saranno almeno 1000 gli operatori volontari impiegati con il ruolo di “facilitatori digitali” nel programma “Servizio civile digitale” durante il primo anno di sperimentazione. I giovani saranno adeguatamente formati ad operare sul territorio, nei quartieri, nelle comunità locali e negli spazi pubblici organizzati per accogliere e guidare coloro che hanno bisogno di supporto nell’utilizzo delle tecnologie.
L’avviso pubblico per la presentazione di programmi di intervento e progetti per il Servizio civile digitale sarà rivolto agli enti accreditati presso l’Albo del Servizio civile universale e pubblicato all’inizio del nuovo anno sul sito del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale.