Sperimentazione filiera tecnologico-professionale: si rimodula l’orario in quattro anni. Garantito accesso ad Esami di Stato. Nuove FAQ Ministero

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Fino al 12 gennaio gli istituti scolastici possono presentare la propria candidatura con la proposta progettuale per l’adesione al piano nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale. Il Ministero ha pubblicato 13 nuove FAQ.

Se in una rete ci sono più istituti professionali, questi devono preparare un unico allegato sottoscritto da ambo i dirigenti/legali rappresentanti oppure ognuno prepara ed invia la propria candidatura indicando nell’apposita tabella i dati dei partner e poi, in fase di costituzione di rete, si procede con la formalizzazione di un unico documento?
Le scuole costituite, o che si costituiranno, in rete devono presentare un’unica candidatura indicando per ciascuna istituzione scolastica partecipante l’indirizzo oggetto della sperimentazione quadriennale e la rimodulazione del curricolo. Pertanto, il formulario di candidatura dovrà essere sottoscritto da tutti i dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche aderenti alla rete.

Presso la nostra scuola è già stato attivato per l’anno 2023-2024 un percorso quadriennale per il professionale. Per far ripartire la classe prima per il medesimo percorso è necessario riproporre la candidatura della scuola oppure il percorso quadriennale parte in automatico?
Le scuole tecniche e professionali in cui siano già attivi percorsi quadriennali ai sensi del D.M. n. 344 del 3 dicembre 2021 possono attivare nuove classi prime in virtù delle precedenti autorizzazioni. Tuttavia, laddove le scuole che già erogano percorsi quadriennali intendano allocare il medesimo percorso
quadriennale all’interno della filiera tecnologico-professionale di cui al D.M. n. 240 del 7 dicembre 2023, dovranno presentare la propria candidatura alla sperimentazione della filiera formativa integrata ai sensi dell’Avviso prot. n. 2608 del 7 dicembre 2023 e della Nota prot. n. 5299 del 28 dicembre 2023. Si rimanda a tale proposito alla FAQ n. 5.

È possibile per il medesimo istituto tecnico con indirizzi diversi presentare due diverse candidature con filiere diverse e in accordo con due diversi ITS del territorio?
Sì, è possibile. Un istituto tecnico con più indirizzi di studio può presentare due distinte candidature, afferenti a filiere diverse, con ITS del territorio appartenenti ad aree tecnologiche/ambiti differenti.

Se un collegio dei docenti facendo prevalere timori e posizioni marcatamente avverse alla sperimentazione, non approva la proposta seppur di misura, è possibile procedere ugualmente a sottoporre con riserva la candidatura supportata dalla delibera favorevole del Consiglio di Istituto?
La presentazione della candidatura richiede le delibere favorevoli di entrambi gli organi collegiali grazie alle quali l’istituzione scolastica proponente potrà procedere nella realizzazione del percorso sperimentale con la piena e documentata adesione di tutte le componenti della comunità educante. Pertanto, è importante far comprendere che la sperimentazione rappresenta una opportunità di crescita per il territorio, ma soprattutto un arricchimento per la formazione degli alunni.

Un Istituto Tecnico Economico e Tecnologico (ITET) con indirizzi del settore economico e tecnologico può progettare una sperimentazione quadriennale ad indirizzo alberghiero?
No, la sperimentazione può essere attivata facendo riferimento esclusivamente agli indirizzi di studio già attivi nell’istituzione scolastica e rientranti nell’offerta formativa regionale (si veda anche FAQ n. 1).

È possibile prevedere ore di compresenza nel quadro orario nelle discipline laboratoriali (ad es., classe di concorso B19)?
La sperimentazione richiede la rimodulazione del curricolo su quattro anni anziché su cinque. A tal fine, facendo ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa, le istituzioni scolastiche possono adottare schemi organizzativi e metodologie differenziate, ferma restando l’invarianza di organico. Ciò importa che è possibile rimodulare il quadro orario, ma con riferimento alle risorse di organico già utilizzate nel quinquennio per l’indirizzo di studio oggetto di sperimentazione.

È possibile e corretto inviare la candidatura con un unico progetto condiviso dalla rete in fase di costituzione, che vedrà la scuola come capofila e oltre al CFP, gli ITS, le aziende e altri 4 istituti statali che al momento si aggregherebbero all’unico progetto a maglie larghe tramite una manifestazione di interesse?
La candidatura alla sperimentazione va presentata come unico progetto, tenuto conto di quanto richiesto in materia di informazioni nel formulario che prevede l’indicazione di tutti i soggetti aderenti alla rete (istituzioni scolastiche, ITS, CFP, imprese ecc.). È opportuno rappresentare, in ogni caso, che la
candidatura non prevede una scuola capofila, in quanto ciascun soggetto partecipa in funzione del proprio ruolo e alle condizioni previste dalla proposta progettuale. Per ciò che concerne la tipologia di documentazione da allegare alla candidatura da parte delle istituzioni scolastiche, si rinvia ai chiarimenti
forniti con la FAQ n. 20.

È stato predisposto un modello nazionale di accordo di rete o di partenariato da poter utilizzare per la presentazione della candidatura?
No, non è stato predisposto alcun modello nazionale di accordo di rete o di partenariato. Il progetto nazionale di sperimentazione relativo all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale richiede una sinergia che coinvolge in maniera attiva parti diverse e, per questa ragione, offre un’ampia
possibilità di adesione ad una pluralità di soggetti. Pertanto, considerata la variabilità delle possibili composizioni delle reti, è stato ritenuto più opportuno che ciascuna di esse potesse elaborare un proprio autonomo modello di accordo o di partenariato che ne mettesse in luce le specifiche caratteristiche.

Al momento non sono presenti percorsi professionali attinenti alla filiera o IeFP attivi nel territorio di riferimento dell’istituzione scolastica. È necessario procedere comunque alla costituzione di filiera?
Sì, la filiera può essere comunque costituita. L’assenza sul territorio di una offerta formativa di IeFP che consenta la costituzione di una filiera ampia ed articolata non è motivo di preclusione alla presentazione della candidatura da parte delle istituzioni scolastiche. I soggetti aderenti alla rete, tuttavia, dovranno in questo caso motivarne le ragioni, utilizzando l’apposito spazio nel formulario di candidatura.

Non è chiaro come vada compilata la tabella 2 dell’allegato 1: chi bisogna inserire? Nel caso in cui vi siano solo convenzioni con istituzioni formative accreditate dalla Regione bisogna inserirle? Le istituzioni formative sono una conditio sine qua non per la presentazione della candidatura?
Nella Tabella 2 del formulario va inserita la tipologia, la denominazione e la sede degli ulteriori soggetti facenti parte della rete, di cui all’articolo 1, comma 3, dell’Avviso. Non è possibile che nella Tabella 2 siano indicate solo istituzioni formative accreditate dalla Regione in quanto la proposta sperimentale deve contenere obbligatoriamente un percorso biennale di ITS Academy, di area tecnologica coerente con l’indirizzo ordinamentale di riferimento, e l’attivazione di un partenariato con almeno un’impresa (si veda anche FAQ n. 2).

Nelle slide pubblicate (n.15) si fa riferimento ad una dichiarazione di impegno a costituire la rete; tuttavia, tale documentazione non viene menzionata nelle modalità di candidatura. Si chiede, pertanto, se si debba integrare la documentazione richiesta con tale dichiarazione.
Fra i requisiti di ammissione alla sperimentazione di filiera vi è la dichiarazione d’impegno per la costituzione della rete ai sensi del D.M. n. 240/2023, art. 5, comma 2. Resta fermo, ad ogni modo, quanto indicato nella FAQ n. 20, nonché nella Nota prot. n. 5299 del 28 dicembre 2023, ovvero che la domanda di candidatura inviata nei termini indicati può essere integrata successivamente con l’invio degli allegati riguardanti le delibere richieste, la formale adesione al progetto da parte degli organi competenti per le altre istituzioni coinvolte e l’accordo di rete stipulato

In merito al punto del formulario Modalità di adeguamento e rimodulazione del calendario scolastico annuale e dell’orario settimanale delle lezioni, ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275/1999, anche al fine di compensare, almeno in parte, la riduzione
di una annualità del percorso scolastico del ciclo secondario, si chiedono chiarimenti su:
1. monte ore: per attivare un percorso quadriennale relativo all’indirizzo professionale Servizi commerciali, il monte ore è pari a 1056; pertanto per compensare il quinto anno, ogni settimana del percorso quadriennale deve avere un monte ore pari a 40 oppure è possibile che il numero di ore
può essere in totale inferiore alle 1056 ore? Alla FAQ n. 16 è scritto “anche al fine di compensare, almeno in parte, la riduzione di una annualità del percorso scolastico del ciclo secondario”;
2. compresenza: è possibile realizzarla tra tutte le discipline?
Si rimanda alle FAQ n. 16, n. 18, n. 27.

Ci sono limiti per accedere all’Esame di Stato con i 4 anni?
No, non esistono preclusioni in merito. Gli studenti che abbiano terminato con successo il percorso scolastico quadriennale sperimentale possono accedere all’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione cui accedono gli studenti dei rispettivi percorsi ordinamentali quinquennali.

TUTTE LE FAQ aggiornate

Sperimentazione filiera formativa tecnologico-professionale: proroga candidature al 12 gennaio

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