Sperimentazione filiera formativa 4+2, in arrivo il decreto: si continua anche nel 2025-2026. Stesso numero di docenti, esempio di quadro orario

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Si è tenuto il 19 novembre, presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito, un incontro informativo sullo schema di decreto che avvierà la sperimentazione dei percorsi quadriennali di istruzione tecnico-professionale (4+2) per l’anno scolastico 2025/2026.

Il nuovo modello di offerta formativa integrata “4+2” prevede il raccordo tra i percorsi dell’istruzione tecnica e professionale, i quali dureranno quattro anni anziché cinque, e il sistema degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), presso cui gli studenti con diploma conseguito al quarto anno, pienamente valido anche per l’iscrizione all’Università, potranno seguire un ulteriore biennio formativo di specializzazione che rilascia il Diploma di tecnico superiore.

Il decreto prevede la partecipazione delle Regioni alla programmazione dell’offerta formativa, tenendo conto delle esigenze degli studenti e del mercato del lavoro. Le scuole, statali o paritarie, che intendono aderire alla sperimentazione dovranno costituirsi in rete, collaborando con ITS Academy e istituzioni formative regionali.

I percorsi quadriennali, a invarianza di organico, dovranno garantire il raggiungimento degli stessi obiettivi di apprendimento previsti per il quinto anno dei percorsi quinquennali tradizionali.

La CISL Scuola, in una nota,  ha sottolineato l’importanza di investire nella formazione del personale docente, considerato l’approccio innovativo richiesto dalla sperimentazione, basato su didattica laboratoriale, multidisciplinarietà e un forte legame con il mondo del lavoro. Il sindacato ha inoltre richiesto un monitoraggio accurato degli esiti della sperimentazione, per valutarne l’efficacia nel ridurre il gap tra competenze acquisite dagli studenti e quelle richieste dal sistema produttivo.

Infine, la CISL Scuola ha sollevato la questione della possibile rimodulazione dell’orario settimanale delle lezioni, per compensare la riduzione di un anno del percorso scolastico, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Il decreto passerà ora al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Il nuovo modello della filiera formativa tecnico-professionale 4+2

Nella lettera sull’orientamento, inviata dal Ministero ai genitori di studenti che nei prossimi mesi dovranno decidere il percorso della secondaria di secondo grado, la filiera formativa viene così presentata

“I nuovi percorsi sono caratterizzati dal potenziamento delle discipline laboratoriali e professionali, dall’incremento dell’alternanza scuola-lavoro e dei contratti di apprendistato e favoriscono l’apprendimento sul campo.

La riforma ha come obiettivo quello di offrire al territorio percorsi di istruzione e formazione coerenti con le esigenze dei diversi settori produttivi locali e nazionali e ridurre il disallineamento con il mondo del lavoro.”

Cosa cambia per i docenti?

Per i docenti, questa riforma comporta un cambiamento significativo nell’approccio didattico e nell’organizzazione del lavoro.

Come specificato da Maurizio Adamo Chiappa, Direttore Generale del DGTVET presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito durante una diretta su Orizzonte Scuola “i docenti saranno chiamati a sviluppare il loro curriculum in modo diverso, mantenendo la stessa quantità oraria complessiva, ma con una diversa distribuzione temporale delle attività”.

I percorsi prevedono attività di apprendimento organizzate con il supporto degli ITS e delle aziende partner, che potranno svolgersi al di fuori dell’orario scolastico tradizionale, come durante i periodi estivi (ad esempio, per quanto riguarda i PCTO).

Leggi un Esempio di un quadro orario standard e post-riforma

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