Specializzazione sostegno riservata, Ianes attacca: “L’ennesima scorciatoia. Così si incentiverà il mercato dei corsi proposti all’estero”
“L’ennesima scorciatoia”. Si tratta del commento di Dario Ianes, docente di Pedagogia e didattica speciale all’Università di Bolzano e co-fondatore del Centro Studi Erickson, alla misura prevista dal Decreto scuola approvato dal Governo che vede l’istituzione di un canale alternativo gestito da Indire per la specializzazione sul sostegno.
“Con tutto rispetto per Indire, ma francamente è una sberla in faccia a chi ha fatto prove di ammissione per il Tfa. Ed è un brutto segnale per le università“, prosegue l’esperto, si legge su La Repubblica.
Infatti, come sappiamo il Tfa accademico dura un anno e prevede il conseguimento di 60 Cfu, di cui almeno 12 di tirocinio (6 di tirocinio diretto, equivalenti a 150 ore in classe reale distribuite in almeno 5 mesi).
Secondo Ianes, infatti, “così si incentiverà il mercato di chi fa i corsi proposti all’estero: mi iscrivo, per esempio, alle università spagnole, pago 3.980 euro, tutto compreso, poi ottengo il riconoscimento Indire, che sarà un corso online, e sono specializzato. Una cosa pessima“.
Infatti, il decreto-legge contiene un “pacchetto” di misure rivolte alla creazione di un doppio canale di specializzazione per i docenti di sostegno. Dunque, al “classico” TFA sostegno gestito dalle Università, si affiancheranno percorsi speciali.
Andando nello specifico, viene introdotta una nuova offerta formativa di specializzazione sul sostegno, erogata da INDIRE (ente pubblico di ricerca già deputato alla formazione del personale della scuola), rivolta agli insegnanti specializzati sul sostegno attraverso percorso conseguito all’estero e che rinunceranno al contenzioso con il Ministero (si stima saranno circa 11mila).