Specializzazione sostegno INDIRE docenti triennalisti: vale l’anno scolastico 2024/25? Come si conta il servizio

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il decreto n 75 del 24 aprile 2025, con il quale dà seguito all’art. 6 del DL 71/2024 convertito nella Legge n. 106 del 29 luglio 2024, con cui si attivano i percorsi di specializzazione sostegno per docenti che hanno svolto “almeno tre anni di servizio specifico negli ultimi cinque”. Il primo quesito che viene posto è: conta anche l’anno scolastico 2024/25? Da quando decorrono i cinque anni?
I requisiti indicati nel decreto
Nel decreto il requisito è indicato con questa modalità
1. Accedono ai percorsi di formazione, relativi al medesimo grado di istruzione al quale si riferisce il servizio prestato, i docenti in possesso del prescritto titolo di accesso che hanno svolto, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti.
2. Per anno scolastico si intende il servizio prestato per almeno 180 giorni ovvero prestato continuativamente dal 1° febbraio agli scrutini finali ovvero, per la scuola dell’infanzia, entro il 30 giugno.
Da ciò si evince
- la consueta modalità di conteggio dell’annualità di servizio, come indicata dall’art. 11, comma 14, delle legge n. 124/99, che indica cosa si debba intendere con la previsione contenuta nell’articolo 489/1 del D.lgs. 297/94.
- il servizio deve essere specifico per tutti e tre gli anni per il grado di scuola richiesto
- è necessario essere in possesso del titolo di accesso, ossia del titolo di studio che permette l’accesso al grado richiesto (entro la data di scadenza per la presentazione della domanda)
Qual è il quinquennio di riferimento?
Rimane non specificato quale sia il quinquennio di riferimento.
A questo proposito però bisogna mettere in evidenza alcuni particolari
L’allegato B al decreto indica in 52.662 – suddivisi per grado di scuola e regione – i posti attivabili.
Il numero deriva dal conteggio dei docenti che hanno svolto le tre annualità di servizio al 31 agosto 2024.
Pertanto – così come è stato chiarito anche in sede di informativa sindacale – l’accesso prioritario dovrebbe spettare ai docenti in possesso dei 3 anni di servizio entro l’anno scolastico 2023/24.
Numero di domande eccedenti rispetto ai posti di ogni Università
Le modalità con cui si procederà sono indicate nel decreto
“I percorsi sono attivati con un numero di corsisti compreso fra le cinquanta e le centocinquanta unità distinti per ogni grado di istruzione, fino al raggiungimento del numero massimo di posti assegnati all’INDIRE e alle Università.
In caso di eccedenza di iscrizioni, l’INDIRE e le Università stilano proprie graduatorie distinte per grado di istruzione, assegnando priorità ai docenti con un numero di anni di servizio su posto di sostegno superiore a tre nel quinquennio di riferimento.
A parità di posizione prevale il docente più giovane.
Nel caso di mancato accoglimento dell’istanza di iscrizione, l’interessato può verificare la disponibilità di posti residui presso i percorsi autorizzati ai sensi del presente decreto.”
Quindi priorità (secondo quanto si evince finora) ai candidati con i tre anni di servizio entro il 31 agosto 2024. In caso di domande in numero superiore per il grado richiesto per l’Università considerata, si stilerà una graduatoria sulla base del numero di anni superiore a tre nel quinquennio.
Se non si riesce ad accedere in quella Università in cui ha prodotto domanda, ci si potrà spostare in altro Ateneo con posti residui.
Solo dopo questo percorso si dovrebbe aprire anche ai corsisti con la terza annualità nel 2024/25. Solo in un secondo momento probabilmente si potrà prendere in considerazione l’inserimento anche dei docenti che maturano la terza annualità nell’anno scolastico 2024/25, anche con l’avvio di un secondo percorso entro il 31 dicembre 2025.
Potrebbero rimanere posti per inserire anche i docenti del 2024/25?
Il conteggio del Ministero potrebbe infatti risultare in eccesso perché nel frattempo i docenti potrebbero essere stati assunti da concorso posto comune e non essere interessati a conseguire il titolo sostegno oppure hanno conseguito il titolo tramite il TFA sostegno IX ciclo. In tanti infatti lo scorso anno hanno avuto accesso diretto al percorso di specializzazione e lo hanno iniziato nella speranza di poter passare al corrispondente corso online ma – dati i tempi tecnici dell’attuazione del provvedimento – adesso stanno anche per concluderlo.
Naturalmente non è possibile determinare oggi quanti aspiranti si trovano in questa situazione, anche se il numero maggiore potrebbe riguardare infanzia e primaria.
Non è certamente intenzione del Ministero lasciare posti scoperti, quanto avviare alla formazione quanti più docenti possibili per assicurare agli studenti docenti specializzati (confermato infatti anche il TFA sostegno X ciclo). Così come è possibile che l’allegato B venga integrato per avviare un secondo percorso.
Attendiamo pertanto in merito le indicazioni più puntuali che potranno essere fornite dai sindacalisti che interverranno nelle nostra consueta rubrica Question time, condotta da Andrea Carlino.
In merito la sindacalista Chiara Cozzetto ha risposto ”
“Chi sta completando il terzo anno di servizio sul sostegno può partecipare?
No, non ancora. Per il primo ciclo, l’anno in corso non è valido. Tuttavia, il secondo ciclo, che dovrebbe essere attivato dopo agosto, prenderà in considerazione anche l’anno scolastico in corso (fino al 31 agosto), consentendo quindi la partecipazione.”
Saranno inoltre i BANDI a chiarire questo aspetto.
Le risposte ai lettori
È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).