Specializzazione docenti sostegno Indire, Caso (M5S): “Percorsi abbreviati rispetto al TFA, ma stesso titolo. Valditara si fermi”

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“Abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro Valditara affinché riveda le disposizioni dei nuovi percorsi di specializzazione erogati da Indire, un’incredibile toppa alla manifesta incapacità del Governo di affrontare la questione dei titoli esteri e del precariato nel sostegno”: così il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.

Siamo convinti – aggiunge Caso – che questi percorsi non solo creino discriminazioni tra i docenti, ma soprattutto che rischino di non rispondere ai bisogni educativi degli studenti con disabilità. Raccogliamo così la protesta degli ultimi giorni dei comitati dei docenti precari, ricordando che lo scorso luglio il M5S aveva votato convintamente contro i percorsi Indire che, come più volte denunciato, seguirebbero percorsi completamente differenti e abbreviati rispetto al TFA tradizionale, conferendo però praticamente lo stesso titolo finale”.

“Il decreto attuativo necessario per definire criteri, contenuti, modalità e costi di questi nuovi percorsi non è ancora stato pubblicato. Chiediamo quindi a Valditara di fermarsi, prima che sia troppo tardi” è l’appello del M5S.

Polemiche sui corsi

La gestione dei corsi di specializzazione sul sostegno che saranno realizzati da Indire finisce sotto accusa. L’intervento del M5S giunge a seguito di una polemica a distanza sui percorsi dopo la manifestazione che si è tenuta lo scorso 3 gennaio a Roma e Palermo.

Alessio Golia, docente e coordinatore del Comitato di Docenti di sostegno, lancia l’allarme sulla carenza di pianificazione territoriale, evidenziando il pericolo di sovraffollamento nelle regioni meridionali, dove già numerosi docenti specializzati attendono un impiego. “Senza modifiche nei decreti attuativi, la situazione potrebbe precipitare”, avverte Golia, invocando l’intervento del ministro Valditara.

Il responsabile Istruzione della Lega, Mario Pittoni, difende l’iniziativa, paragonandola ai Pas 2013: “Si tratta di una sperimentazione per ottimizzare tempi e costi per i docenti con esperienza”. Ma i sindacati non ci stanno. La Uil Scuola Rua boccia i “corsi a scartamento ridotto”, mentre la Flc Cgil denuncia risposte ministeriali insufficienti. La Gilda degli Insegnanti condanna la “scuola bancomat”, accusando il governo di mercificare la formazione.

Dal fronte politico, il capogruppo di Italia Viva, Davide Faraone, sostiene le ragioni della protesta: “L’insegnamento di sostegno richiede preparazione approfondita, no a percorsi superficiali che risultano inutili per gli studenti con disabilità”.

Avvio e requisiti

Il ministro Valditara ha anticipato che il primo dei percorsi Indire partirà in primavera.

Requisiti per partecipare:

  • servizio su posti di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non consecutivi, nei cinque anni precedenti, nelle scuole statali o paritarie, nello stesso grado di istruzione;
  • titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero, previa rinuncia al riconoscimento del titolo stesso in seguito a contenzioso.

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