Spari, coltelli e vodka: un giorno di ordinaria follia a scuola. Il pedagogista: “Tutta colpa del buonismo, gravissima emergenza educativa”
A Rovigo un’insegnante ferita a un occhio e alla mano da una pistola ad aria compressa, a Napoli uno studente ricoverato in codice rosso dopo sette coltellate inflitte da un compagno di scuola, ad Ancona mezza classe sospesa dopo aver bevuto vodka durante l’intervallo. Per non dimenticare l’aggressione a una maestra a Pomigliano d’Arco da parte di due mamme.
Quasi un bollettino di guerra a scuola.
“Tutta colpa del buonismo, gravissima emergenza educativa”
A La Stampa interviene Fabrizio Sirignano, docente di Pedagogia a Napoli: “Mai come in questo caso, la terribile giornata di violenza evidenzia che siamo di fronte a una gravissima emergenza educativa che deve essere fermata con fermezza ed urgenza”
Poi aggiunge: “Si corre il rischio di iniziare a considerare normale quello che normale non è. La scuola vive un’emergenza educativa che sta dando vita ad un’escalation di episodi criminali sempre più gravi proprio perché il susseguirsi di queste notizie inizia a sembrare a uno studente quasi normale”.
Poi l’affondo: “C’è stato un malsano buonismo pedagogico da parte degli intellettuali e dei genitori, amplificato dai media, che ha allevato generazioni senza valori saldi, con un’idea distorta che la legittima necessità del dialogo a scuola non abbia più regole gerarchiche”.
La cronaca
Studente accoltellato: ricoverato in prognosi riservata. Arrestato un compagno di scuola
Leggi anche
Salvini: “Oltre al merito nelle nostre scuole bisogna reintrodurre il rispetto”
Violenza in classe, Sasso: “Quanto è accaduto nelle ultime ore è inaccettabile”