Sostegno, valutazione qualità inclusione: ruolo Invalsi. L’Osservatorio, compiti e composizione
Riforma sostegno, valutazione inclusione scolastica: chi fa che cosa. L’Osservatorio
Decreto
Il decreto n. 96/2019, di integrazione e correzione del D.lgs. 66/2017, attuativo della legge 107/2015, è entrato in vigore il 12 settembre 2019.
Valutazione qualità inclusione scolastica
L’articolo 4 del decreto è dedicato alla Valutazione della qualità dell’inclusione scolastica.
La valutazione della qualità dell’inclusione scolastica, si legge nel citato articolo, è parte integrante del procedimento di valutazione delle scuole previsto dall’articolo 6 del DPR n. 80/2013.
Invalsi
Sarà l’Invalsi, nell’ambito della predisposizione dei protocolli di valutazione e dei quadri di riferimento dei rapporti di autovalutazione, sentito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, a definire gli indicatori per la valutazione della qualità dell’inclusione scolastica.
Gli indicatori saranno definiti dall’Istituto di valutazione sulla base dei criteri riportati nel decreto:
a) livello di inclusività del Piano triennale dell’offerta formativa come concretizzato nel Piano per l’inclusione scolastica;
b) realizzazione di percorsi per la personalizzazione, individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione, istruzione e formazione, definiti ed attivati dalla scuola, in funzione delle caratteristiche specifiche delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti;
c) livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell’elaborazione del Piano per l’inclusione e nell’attuazione dei processi di inclusione;
d) realizzazione di iniziative finalizzate alla valorizzazione delle competenze professionali del personale della scuola incluse le specifiche attività formative;
e) utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione;
f) grado di accessibilità e di fruibilità delle risorse, attrezzature, strutture e spazi e, in particolare, dei libri di testo adottati e dei programmi gestionali utilizzati dalla scuola.
Osservatorio per l’inclusione scolastica
Il decreto ha previsto l’istituzione, presso il Miur, dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, che si raccorda con l’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
Questi i compiti dell’Osservatorio:
- analisi e studio delle tematiche relative all’inclusione degli alunni con accertata condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica a livello nazionale e internazionale;
- monitoraggio delle azioni per l’inclusione scolastica;
- proposte di accordi interistituzionali per la realizzazione del progetto individuale di inclusione;
- proposte di sperimentazione in materia di innovazione metodologico-didattica e disciplinare;
- pareri e proposte sugli atti normativi riguardanti l’inclusione scolastica.
Composizione
L’Osservatorio, presieduto dal Ministro dell’istruzione o da un suo delegato, è composto da:
- un rappresentante del Ministro delegato per la famiglia e le disabilità;
- i rappresentanti delle Associazioni delle persone con disabilità più rappresentative sul territorio nazionale nel campo dell’inclusione scolastica;
- studenti;
- altri soggetti pubblici e privati, comprese le scuole, nominate dal Ministro dell’Istruzione.
Modalità funzionamento ed espressione pareri
Le modalità di funzionamento e di espressione dei pareri di cui sopra (vedi tra i compiti dell’Osservatorio), nonché la durata dell’Osservatorio sono definiti con apposito decreto Miur, da emanare entro 60 giorni a partire dalla data di entrata in vigore del decreto, ossia dal 12 settembre.
L’Osservatorio non dovrà determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.