Sostegno, Valditara: “Cambieremo sistema, quello universitario si è rivelato inadeguato. I corsi 30 CFU con Indire partiranno nel 2025. Interessati circa 85mila precari”
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ribadito, in un’intervista a Il Tirreno, che il governo cambierà sistema per affrontare la carenza di insegnanti di sostegno.
Secondo Valditara, il sistema universitario non ha specializzato un numero adeguato di insegnanti, creando una situazione di emergenza in alcune regioni.
“Negli ultimi 10 anni le certificazioni di disabilità sono costantemente aumentate e per questo c’è un grande bisogno di docenti di sostegno”, ha dichiarato Valditara. “Ma quelli specializzati sono pochi rispetto al fabbisogno di alcuni territori perché il sistema universitario, che gestisce i corsi, nel suo complesso si è rivelato inadeguato”.
Per affrontare questa situazione, il governo ha affidato all’Indire il compito di affiancare le università nella specializzazione sul sostegno dei docenti precari. La platea degli interessati è molto ampia: su 165mila insegnanti non di ruolo, 108mila operano nel sostegno. E tra questi ultimi, 85mila hanno almeno tre anni di docenza alle spalle.
“Si partirà da questi supplenti, faranno un corso apposito e una volta specializzati saranno gradualmente assunti”, ha spiegato Valditara. “I dettagli saranno concordati con l’Osservatorio scolastico sulla disabilità”. E infine svela: “Posso anticipare che ci sarà, oltre a una parte generale comune, una formazione specifica su macroaree della disabilità”.
Il Ministro, inoltre, ha ribadito che il governo prorogherà la idoneità degli idonei del concorso 2020 fino all’esaurimento delle graduatorie, permettendo loro di essere gradualmente assunti. Intanto il 27 settembre mobilitazione in tutta Italia, lanciata dal Gruppo operativo di docenti esclusi “per ottenere giustizia e dignità”.
La situazione degli alunni con disabilità e dei docenti di sostegno
I dati forniti dall’ISTAT a febbraio 2024 rivelano una carenza di insegnanti di sostegno per gli studenti con disabilità. Nel 2023/2024, il totale degli studenti con disabilità era di circa 338mila, mentre gli insegnanti di sostegno erano 228mila, di cui 67mila privi di una formazione specialistica. Il rapporto tra studenti con disabilità e insegnanti di sostegno non appare, dunque, ottimale, considerando che alcuni studenti richiedono una presenza continuativa per l’intero orario scolastico dell’insegnante di sostegno. Per l’anno scolastico in corso, i dati ufficiali ancora mancano, ma se la tendenza seguisse la crescita avuta tra il 2022/2023 e il 2023/2024 (7%), i numeri sarebbero davvero critici.
I corsi da 30 CFU organizzati da Indire
Il Decreto Legge n.71/2024 (approvato in via definitiva lo scorso luglio) ha introdotto un nuovo percorso di specializzazione da 30 CFU per docenti con tre anni di servizio su posto di sostegno. Il percorso, attivato da INDIRE, si aggiunge ai percorsi di specializzazione sul sostegno già esistenti.
Il testo del provvedimento prevede che la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità si consegue, fino al 31 dicembre 2025, con il superamento dei percorsi di formazione attivati dall’INDIRE. L’offerta formativa dei percorsi prevede il conseguimento di almeno 30 crediti formativi.
Possono partecipare ai percorsi attivati coloro che hanno svolto, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti.
Il percorso INDIRE da 30 CFU dunque, a differenza dei requisiti richiesti per l’accesso alla riserva del 35% del TFA sostegno IX ciclo, include esclusivamente i docenti con tre annualità di servizio specifiche su posto di sostegno.
INDIRE ha già comunicato di essere al lavoro per l’avvio dei percorsi, di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le informazioni relative ai percorsi e alle modalità di partecipazione verranno fornite nelle prossime settimane attraverso il sito ufficiale www.indire.it e comunicate attraverso i canali ufficiali dell’Istituto.