Sostegno scolastico 2025: nuove opportunità per i percorsi di specializzazione promossi da Indire e Università

Il 2025 segna un punto di svolta per la formazione dei docenti di sostegno. Con l’approvazione definitiva del Decreto-Legge n. 71 del 31 maggio 2024, convertito nella Legge 106 del 29 luglio, e la successiva pubblicazione dei decreti attuativi n. 75 e n. 77 del 24 aprile 2025, firmati rispettivamente dal Ministro Valditara e, congiuntamente, dai Ministri Valditara e Bernini, prende ufficialmente il via una nuova stagione per i percorsi di specializzazione sul sostegno, destinata a cambiare radicalmente l’accesso alla professione e la qualità dell’inclusione scolastica.
La riforma, accompagnata da una nota riepilogativa a firma del Capo Dipartimento Carmela Palumbo, offre una risposta concreta e sistemica alle difficoltà che da anni affliggono il mondo del sostegno: dalla carenza di docenti formati alla frammentarietà dei percorsi formativi, fino alla mancata valorizzazione di competenze già maturate sul campo.
Il nuovo impianto normativo si rivolge principalmente a due categorie di docenti:
- triennalisti, ovvero coloro che hanno maturato almeno tre anni di servizio su posto di sostegno nello stesso grado di istruzione
- docenti con titolo estero, in attesa di riconoscimento della loro specializzazione conseguita al di fuori dell’Italia
Per entrambi i profili i nuovi percorsi, già predisposti anche da Link e in attesa solo del via libera ministeriale, rappresentano non solo una sanatoria, ma una valorizzazione delle competenze acquisite e una possibilità concreta di stabilizzazione, in linea con gli obiettivi di continuità didattica e inclusione previsti dalla normativa scolastica.
Uno dei tratti distintivi dei nuovi percorsi è la personalizzazione del carico formativo, in base all’esperienza e al titolo posseduto. I docenti triennalisti dovranno acquisire 40 CFU, mentre i titolari di titolo estero dovranno seguire un percorso da 48 CFU, ridotto a 36 se dimostrano almeno un anno di servizio su sostegno, con esonero parziale dal tirocinio. Una novità che premia la pratica sul campo e riduce sprechi formativi.
Altro elemento di rilevanza è la digitalizzazione dell’offerta formativa, affidata a INDIRE in collaborazione con le università. Le lezioni si svolgeranno online in modalità sincrona, con un massimo del 10% in modalità asincrona. Il tirocinio, invece, resterà in presenza, per garantire il contatto diretto con la realtà scolastica. Questa struttura ibrida, non solo consente un accesso più semplice per i docenti già impegnati nelle scuole, ma rappresenta un modello più flessibile e inclusivo, coerente con le esigenze lavorative e personali degli aspiranti specializzati.
I nuovi percorsi non mirano semplicemente a “coprire” le cattedre vacanti, ma intendono formare veri e propri professionisti dell’inclusione. Tra le tematiche affrontate nei corsi troviamo:
- normativa scolastica
- progettazione educativa individualizzata (PEI, PDP)
- disturbi specifici dell’apprendimento
- autismo
- disabilità sensoriali
- comunicazione aumentativa
- tecnologie inclusive
- gestione della classe
- rapporto scuola-famiglia
L’obiettivo è delineare un profilo professionale solido, aggiornato e consapevole del ruolo cruciale che il docente di sostegno ha nell’ambiente educativo contemporaneo.
Come sottolineato da Chiara Cozzetto, sindacalista Anief che ha risposto ai numerosi quesiti dei docenti in attesa di chiarimenti, i decreti pubblicati rappresentano “una svolta significativa che finalmente tiene conto del valore dell’esperienza maturata e della necessità di formare docenti competenti, con percorsi chiari, coerenti e accessibili”.
Non si tratta quindi solo di un’operazione tecnica, ma di un vero investimento sull’inclusione, in linea con l’articolo 3 della Costituzione e con gli standard europei. L’Italia, in questo modo, non solo riconosce i diritti degli alunni con disabilità a una scuola realmente inclusiva, ma anche i diritti dei docenti a una formazione efficace e qualificante.
Nei prossimi giorni il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicherà gli Avvisi rivolti alle Università, chiamate a organizzare i corsi in base agli standard definiti. Subito dopo, seguiranno i Bandi pubblici per la presentazione delle domande di ammissione, che potranno avvenire direttamente online.
È attesa anche la presentazione ufficiale dell’offerta formativa da parte di INDIRE, che rappresenterà il cuore tecnologico e metodologico della nuova formazione. Nel frattempo l’università Link ha già predisposto la struttura didattica dei percorsi di specializzazione sul sostegno, secondo le caratteristiche espresse dai decreti. Si attende solo il via libera ufficiale da parte del Ministero.
I nuovi percorsi di specializzazione sul sostegno non sono solo un’opportunità per migliaia di docenti precari o in attesa di riconoscimento, ma sono soprattutto un tassello fondamentale di una scuola che guarda avanti, che investe su competenze autentiche, che riconosce e valorizza l’esperienza, che punta all’inclusione come valore fondante.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti, segui il link e visita la pagina dedicata dell’università degli studi Link.