Riforma sostegno, Progetto Individuale e Piano di Inclusione: cosa sono e cosa contengono
Progetto Individuale, Piano Educativo Individualizzato e Piano per l’Inclusione sono i documenti di progettazione finalizzati all’inclusione scolastica degli allievi con disabilità.
I suddetti documenti sono stati oggetto di modifica in seguito alle novità introdotte dal D.lgs n. 66/2017, che reca norma sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità certificata.
Vediamo in questa scheda chi redige e cosa contengono il Progetto Individuale e il Piano per l’Inclusione.
Progetto Individuale
Il Progetto individuale è previsto, com’è noto, dall’articolo 14, comma 2, della legge n. 328/2000.
Il Progetto è redatto, su richiesta dei genitori, dal competente Ente locale sulla base del Profilo di Funzionamento. Ricordiamo che quest’ultimo ha sostituito, ricomprendendoli, la Diagnosi Funzionale e il Profilo dinamico-funzionale.
Nell’ambito della redazione del Progetto, i genitori collaborano con l’Ente locale.
Il Progetto Individuale, come leggiamo nel succitato art. 14 della legge n. 328/2000 come modificato dal decreto, comprende:
- il Profilo di Funzionamento;
- le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale;
- il Piano educativo individualizzato a cura delle scuole;
- i servizi alla persona cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale;
- le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale;
- le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.
Le nuove disposizioni, di cui sopra, entrano in vigore dal 1° gennaio 2019
Piano per l’Inclusione
Il Piano per l’inclusione è redatto da ciascuna scuola nell’ambito del Piano triennale dell’offerta formativa (come avviene già attualmente).
Il Piano definisce le modalità:
- di utilizzo coordinato delle risorse disponibili;
- per il superamento delle barriere;
- per l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento;
- per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.
L’attuazione del Piano per l’inclusione deve avvenire nei limiti delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili.
Decreto legislativo n. 66/2017