Sostegno, Pittoni (Lega) difende i corsi INDIRE: “Rispondono a esigenza reale”

Mentre in mattinata i precari sul sostegno sono scesi in piazza per protestate contro le azioni del Governo, su tutte la prossima partenza di corsi di specializzazione INDIRE, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato spiega perchè tali percorsi saranno molto utili.
“I corsi Indire 2025 sul sostegno – spiega Pittoni – sono di fatto una sperimentazione che, salvaguardando la qualità da garantire agli studenti con disabilità, punta a rendere meno onerosa sia in termini economici che di tempi la specializzazione sul sostegno di chi ha maturato adeguata esperienza specifica, esattamente come i Pas 2013 per l’abilitazione all’insegnamento. A chiederli sono i diretti interessati, che da tempo lamentano costi e tempi eccessivi per docenti che hanno già tre annualità di servizio sul sostegno“.
“Ovviamente – osserva il leghista – vanno gestiti in modo da evitare assurde guerre tra poveri con chi ha concluso cicli Tfa sostegno precedenti o è impegnato nel nono. L’autonomia universitaria dà agli atenei un potere particolare che il Governo di turno fatica a gestire, col risultato che i corsi di specializzazione sul sostegno, come i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, sono attualmente in gran parte concentrati in alcune aree, totalmente scollegati dalle necessità del territorio.
“E non essendo in un sistema federale, sono impossibili interventi legislativi che non valgano per l’intero Paese. Da qui le difficoltà, su cui ora – conclude Pittoni – si è deciso di intervenire“.
La protesta
La protesta del 3 gennaio è stata organizzata dal Comitato Docenti di Sostegno (CDS) che ha ricevuto il supporto dei sindacati Flc Cgil, Uil Scuola e Gilda, del movimento Idonei 2020 e 2023 e di altre componenti del mondo della scuola come l’associazione “Insieme per il sostegno”.
La questione specializzazione sostegno Indire è legata al già annunciato piano di assunzioni per docenti di sostegno, accompagnato da un percorso di specializzazione per 30-40 mila docenti entro il 2025. Si tratta di un piano fortemente voluto dal Ministro Valditara.
Tutto parte dall’articolo 6 della Legge 106/2024 di conversione del DL 71/2024, che introduce percorsi di specializzazione sul sostegno, organizzati da INDIRE, con l’obbligo di completare almeno 30 CFU entro il 31 dicembre 2025.
La nuova legge prevede infatti percorsi rivolti ad insegnanti che hanno prestato servizio su posti di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non consecutivi, nei cinque anni precedenti, nelle scuole statali o paritarie, nello stesso grado di istruzione. (APPROFONDISCI).
Contemporaneamente, lo stesso provvedimento prevede anche percorsi straordinari per i docenti che hanno conseguito all’estero un titolo per il sostegno.
Anche in questo caso i percorsi saranno svolti da INDIRE. Possono iscriversi i docenti che, alla data di entrata in vigore del DL 71/2024, hanno completato un percorso di sostegno presso un’università estera accreditata o altro organismo autorizzato nel Paese di origine e sono ancora in attesa del riconoscimento in Italia. Al momento dell’iscrizione, i docenti dovranno rinunciare al contenzioso in atto.
Se da un lato è importante sottolineare che una volta concluso il TFA sostegno IX ciclo, la programmazione triennale definita dalla nota dipartimentale istruzione 31 marzo 2021, il triennio successivo (o qualsiasi altro periodo) dovrà essere regolamentato attraverso apposita normativa, dall’altro lato, non è però messa in discussione l’attivazione del percorso di specializzazione, che è ad ordinamento e continuativo.