Sostegno, le parole del prof influencer Saudino: “Le classi differenziate sono obsolete e discriminatorie. Occorre investire su formazione e risorse aggiuntive”
Il dibattito sull’inclusione scolastica ha raggiunto un punto critico con l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia pubblicato sul Corriere della Sera.
Le sue affermazioni, che mettono in discussione la normale inclusione di studenti con diverse abilità nelle scuole italiane, hanno suscitato una forte reazione da parte di Matteo Saudino, noto per il suo canale YouTube Barbasophia.
Saudino ha criticato duramente le parole di Galli della Loggia, definendole un “concentrato di banalità e superficialità, di razzismo e classismo”. Le sue accuse si concentrano sulla presunta ignoranza dell’articolo rispetto al modello italiano di inclusione, largamente apprezzato in molti paesi europei. Saudino sottolinea come il tono dell’articolo sembri ridurre gli studenti a “immondizia“, suscitando indignazione tra genitori e insegnanti di sostegno.
La proposta di classi differenziate, secondo Saudino, rappresenta un approccio obsoleto e discriminatorio che non fa altro che isolarli. Lui invita piuttosto a investire nella formazione e nelle risorse per gli insegnanti di sostegno, riconoscendo il loro impegno quotidiano con gli studenti.
Il professore di filosofia sottolinea l’importanza di un modello educativo che non lasci indietro nessuno, considerandolo un segno di civiltà avanzata. Le parole di Galli della Loggia sono viste come ostacoli a questa visione, minando gli sforzi di coloro che lavorano per una scuola più inclusiva e equa.
Saudino conclude sottolineando la necessità di una riforma scolastica progressista, che guardi al futuro piuttosto che al passato. La sua risposta pone in luce la centralità dell’inclusione nell’educazione come strumento per costruire una società più giusta e inclusiva.