Sostegno, le famiglie potranno richiedere la conferma dei docenti. Previsto punteggio aggiuntivo per continuità didattica. BOZZA Dl Semplificazioni [PDF]
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è impegnato a migliorare la continuità didattica per gli studenti con disabilità, garantendo loro il supporto di docenti qualificati e stabili nel tempo. Come già scritto, con il nuovo decreto Semplificazioni, in dirittura d’arrivo al Consiglio dei Ministri, novità sul tema.
A tal fine, sarebbero state predisposte diverse misure, così come si legge in una bozza del provvedimento (dunque non ancora definitivo e suscettibile di variazioni).
Corsia preferenziale per la conferma dei supplenti annuali
Come prevede l’articolo 22, per favorire la serenità della relazione educativa tra studenti con disabilità e docenti, su richiesta delle famiglie, i precari, anche senza specializzazione (con tre anni di servizio o chiamati da Gae/GPS), ogni anno potranno essere confermati nelle supplenze al 30 giugno,
- Su richiesta delle famiglie, i docenti in possesso del titolo di specializzazione per il sostegno che hanno svolto una supplenza annuale o fino al 30 giugno avranno la precedenza assoluta nella conferma sul medesimo posto l’anno successivo.
- La priorità si applica anche ai docenti senza specializzazione che hanno svolto tre annualità di insegnamento su posto di sostegno e si sono classificati con il miglior punteggio nelle graduatorie di sostegno.
- Previsto anche punteggio aggiuntivo al personale che assicuri la continuità didattica.
Si legge nel dettaglio: “può essere proposta la conferma, con precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato, sul medesimo posto di sostegno assegnatogli nel precedente anno scolastico, fermi restando la disponibilità del posto, il preventivo svolgimento delle operazioni relative al personale a tempo indeterminato e l’accertamento del diritto alla nomina nel contingente dei posti disponibili da parte del docente interessato”.
Da precisare, però, che la misura non sarebbe subito operativa e confluirebbe nel nuovo Regolamento sulle supplenze che il Ministero si appresta a modificare.
L’obiettivo di Viale Trastevere: un ciclo completo di sostegno per ogni studente
L’obiettivo del Ministero è quello di garantire un ciclo completo di sostegno, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, per ogni studente con disabilità. Nelle settimane passate, la sottosegretaria all’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, ha sottolineato l’importanza di rispondere alle crescenti esigenze di questa fascia di studenti, che nell’anno scolastico 2022-2023 ammontavano a 337.711. La questione delle supplenze sui posti in deroga, che ogni anno fanno schizzare in alto il numero di precari, rimane delicata. Il Ministero sta lavorando per trovare soluzioni che garantiscano continuità didattica anche in questo ambito.
Pacifico (Anief): “Se non cambierà pronti a impugnarlo per incostituzionalità manifesta”
Sull’argomento interviene il presidente di Anief, Marcello Pacifico che, in una nota, afferma: “Nessuna soluzione sulla riduzione dei precari e dei posti in deroga sul pagamento dei supplenti brevi. Se non cambierà, Anief pronta a impugnarlo per incostituzionalità manifesta e violazione dei principi del merito, di ragionevolezza e di buon andamento. Sono più di 120 mila i supplenti (metà dell’organico complessivo), su posti in deroga di sostegno, uno scandalo soltanto italiano che ora vede anche la violazione del merito oltre che di ogni criterio di ragionevolezza e che sconfessa anche lo stesso pilastro dell’inclusione. Si vorrebbe anche dare un maggior punteggio a chi assicura da precario la continuità didattica, come se la colpa della mancata stabilizzazione o la possibilità di scegliere la supplenza sta in capo al supplente”.
Fracassi (Flc Cgil): “Risposta sbagliata”
“La proposta di Valditara di confermare i supplenti di sostegno, anno dopo anno, su richiesta delle famiglie è quel che si dice una foglia di fico rispetto all’incapacità del Ministero di garantire stabilità e continuità agli organici dei docenti”. Lo dichiara la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, che aggiunge: “In Italia manca personale specializzato, più della metà dei circa 250 mila posti di sostegno necessari ai processi di inclusione di alunne e alunni con disabilità sono assegnati in deroga, spesso ad anno scolastico inoltrato, a docenti reclutati dalle graduatorie di posto comune”.
“La soluzione sarebbe semplice – spiega la dirigente sindacale – sostenere l’accesso ai percorsi di specializzazione, implementando l’offerta formativa e abbassandone i costi, e stabilizzare i posti in deroga riassorbendoli nell’organico di diritto per immettere in ruolo i supplenti”.