Sostegno, la rivolta degli specializzati del TFA: “Noi 8 mesi di corso, tirocini e prove saremo equiparati a chi avrà solo 30 CFU. Inseriteci in graduatoria ad esaurimento”

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“Questo decreto 71 prevede dei corsi dimezzati. Invece noi che abbiamo frequentato il TFA sostegno, questo corso di 8 mesi, con preselettive, laboratori pratici, 150 ore di tirocinio attivo con esami intermedi e finali, dobbiamo vedere che con questo nuovo decreto ci saranno corsi dimezzati, di 30 CFU, equiparati ai nostri titoli”.

Lo dice una delle docenti specializzate sul sostegno che hanno partecipato alla manifestazione odierna a Roma, organizzata in segno di protesta al decreto 71/2024, che ha già ricevuto la fiducia dalla Camera proprio in queste ore e che si appresta ad essere approvato a Montecitorio.

Cosa cambia

Come sappiamo, il nuovo provvedimento introduce delle novità sulla formazione per l’insegnamento di sostegno, con dei percorsi di specializzazione al sostegno indetti da INDIRE, da conseguire entro il 31 dicembre 2025. Questi percorsi prevedono il conseguimento di almeno 30 CFU. A questi percorsi formativi (relativi al medesimo grado di istruzione del servizio prestato) potranno accedere coloro che hanno svolto, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno della durata di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti.

Inoltre, il decreto introduce anche dei percorsi straordinari per docenti con titoli per il sostegno acquisiti all’estero. Si tratta di percorsi attivati da INDIRE, o dalle università autonomamente o in convenzione con INDIRE, a cui si dovranno iscrivere gli insegnanti che hanno ottenuto la specializzazione sul sostegno presso una università estera legalmente accreditata nel Paese di origine o altro organismo abilitato all’interno dello stesso. Contestualmente all’iscrizione, i docenti dovranno presentare rinuncia a ogni istanza di riconoscimento sul titolo del sostegno acquisito all’estero.

La protesta: “Noi del TFA abbiamo fatto 8 mesi di corso, tirocini e prove rischiamo di essere scavalcati da chi ha solo 30 CFU”

Proprio su questi temi si poggia la protesta dei docenti specializzati tramite il TFA sostegno e che sono scesi in piazza oggi, 16 luglio, a Roma.

Chiediamo l’inserimento in coda anche di chi ha titoli esteri e una graduatoria a esaurimento per coloro che hanno frequentato il nostro corso di specializzazione“, aggiunge la docente, che lascia il suo commento a Ansa.

Un altro docente interpellato ha detto: “Così viene abbassata la qualità della formazione e quindi dell’inclusione. Probabilmente questi saranno corsi online mentre noi facciamo 9 laboratori e molto tirocinio“.

Alla manifestazione hanno partecipato anche docenti universitari formatori dei percorsi del TFA sostegno: “Il problema più grosso è il concetto di inclusione – dice una docente formatrice – . Tutti devono avere le stesse possibilità, anche per quanto riguarda la formazione. Questi ragazzi sono straformati, hanno fatto una selezione per accedere e alla fine del percorso dovrebbero svolgere il loro lavoro all’interno di un contesto formato e accogliente e invece ci sono un sacco di docenti formati con titoli esteri o online”.

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