Sostegno, la lettera di una docente che non rivedrà i suoi alunni: “Ti chiedo scusa se non ci sarò”. La continuità didattica rimane una chimera
La questione della cronica mancanza dei docenti di sostegno e la conseguente impossibilità a garantire la continuità didattica ritorna prepotentemente in auge con la lettera di una insegnante di sostegno. Una lettera aperta rivolta ai suoi piccoli studenti, pubblicata sul suo profilo Facebook.
L’accorata lettera di una docente di sostegno
Nel suo messaggio, Denise esprime le sue scuse per un’assenza indesiderata e inaspettata all’inizio dell’anno scolastico.
“Ti chiedo scusa se non ci sarò”, scrive Denise, riflettendo sull’importanza di una presenza costante nella vita dei bambini. L’insegnante sottolinea quanto sia vitale per questi bambini avere un punto fermo, una voce familiare, e quanto una semplice variazione possa sconvolgerli.
Attraverso parole piene di empatia e comprensione, Denise racconta le sfide che i bambini potrebbero affrontare nel suo assenza. Parla delle volte in cui i cambiamenti possono essere troppo difficili da gestire, come quando un profumo familiare viene sostituito da qualcosa di nuovo.
Tuttavia, nonostante l’assenza fisica, l’insegnante promette ai suoi studenti che il suo amore, il suo sostegno e la sua preoccupazione continueranno a essere presenti nei loro cuori. “Ce la farai perché il mio pensiero arriverà fin dove sei”, assicura.
Il messaggio di Denise non è solo un conforto per i bambini, ma anche un promemoria per gli adulti sulle sfide che i piccoli affrontano ogni giorno. La sua lettera enfatizza l’importanza dell’adattabilità, della resilienza e della speranza in mezzo alle sfide della vita.
Mentre l’anno scolastico inizia, Denise incoraggia i suoi studenti a superare gli ostacoli, a fare un salto nonostante le paure e a credere nel potere dell’amore e del bene. E mentre la distanza fisica potrebbe separarli, la connessione emotiva rimarrà sempre forte.
In un mondo pieno di “incongruenze e ipocrisie”, come Denise scrive, la sua lettera è una luce brillante di speranza, amore e comprensione. E chiude con un augurio che risuona nel cuore di tutti: “Buon anno scolastico, tesoro mio.”
Le parole di Denise sono un promemoria della dedizione e dell’amore incondizionato che gli insegnanti hanno per i loro studenti. Mentre le circostanze possono cambiare, l’amore e il sostegno rimangono inalterati.
I numeri di un’emergenza
I numeri parlano chiaro e quest’anno la situazione sembra essere ancora più critica, con un numero sempre crescente di studenti con certificazione che supera i 300mila, a fronte di oltre 200mila docenti di sostegno, molti dei quali non specializzati.
La percentuale degli alunni con disabilità sul totale dei frequentanti è passata da quasi il 2% nel 2004 al 3,6% nel 2020, comportando un notevole incremento degli insegnanti di sostegno, passati dall’8,6% al 20,3% nel medesimo periodo.
Una delle principali criticità risiede nella natura dei contratti stipulati con questi docenti. Nel 2022-23, dei 186.205 docenti di sostegno, soltanto 80.672 avevano un contratto a tempo indeterminato, mentre 105.733 erano a tempo determinato. Ulteriore aggravante: la maggior parte di questi docenti non è specializzata. La carenza di personale specializzato è particolarmente avvertita al Centro-Nord, dove i corsi di specializzazione sono limitati rispetto al Sud.
La conseguenza diretta di questa situazione è l’assenza di continuità didattica. Con metà degli insegnanti che cambiano scuola ogni anno, si arriva al punto che due alunni disabili su tre si trovano ad iniziare settembre con un nuovo docente di sostegno. Questa mancanza di stabilità, sia per gli studenti che per i docenti, non fa altro che minare la qualità dell’istruzione offerta e la capacità di offrire un supporto efficace agli studenti che più ne hanno bisogno.
Posti personale docente
I posti istituiti per l’a.s. 2022/2023 sono complessivamente 684.600 posti comuni e 186.205 posti di sostegno. I posti comprendono sia l’organico dell’autonomia sia l’adeguamento di detto organico alle situazioni di fatto; per il sostegno sono compresi anche i posti in deroga.
Degli oltre 684mila posti comuni, 14.142 sono “posti per l’adeguamento”, mentre, dei 186.205 posti di sostegno, 69.035 sono “posti di sostegno in deroga”