Sostegno, il Governo vuole immettere i docenti in ruolo formando delle graduatorie regionali: per Anief è irragionevole e discriminatorio
“Sulle immissioni in ruolo dei docenti di sostegno serve un correttivo urgente da parte del ministro Giuseppe Valditara: occorre assolutamente evitare un nuovo contenzioso, garantendo finalmente il diritto allo studio e non perdere i fondi europei rischiando anche la mancata assunzione dei 70 mila docenti previsti”
Lo dice oggi il presidente Anief, Marcello Pacifico, nel commentare il DM 259 del 30 settembre 2022 che modifiche il sistema di reclutamento sul sostegno introducendo la costituzione di graduatorie regionali, che durerebbero due anni, con accesso per i docenti che, alla data di scadenza del termine previsto per la presentazione dell’istanza, siano in possesso della specializzazione su sostegno nel proprio grado scolastico, con conseguente conferimento di contratti annuali su posti vacanti – in vista della possibile immissioni in ruolo al termine dell’anno successivo – così come è stato fatto nell’ultimo periodo con la prima fascia GPS.
Secondo il presidente nazionale Anief, non sono le graduatorie regionali a risolvere il nodo delle assunzioni in ruolo su posti di sostegno: per il sindacalista non è questo il modo per rispondere alla carenza generalizzata di insegnanti di sostegno, perché “a fronte di 15 mila posti autorizzati andati vacanti nell’agosto scorso, è irragionevole e discriminatorio escludere i futuri specializzati dell’VIII ciclo e all’estero inseriti con riserva per colpa del ritardo del ministero dell’Istruzione sul riconoscimento dei titoli rilasciati o del numero programmato insufficiente rispetto alle esigenze rilevate. Inoltre, urge una riflessione in legge di bilancio che affronti il tema dei 40 mila insegnanti su posti comuni inseriti nelle GPS ma esclusi dai ruoli e dei diplomati magistrali esclusi dalle GAE. Senza dimenticare la necessità di scorrere le graduatorie dell’ultimo concorso straordinario”, conclude Marcello Pacifico.
Anief annuncia che conferma l’iniziativa “Sostegno, non un’ora di meno!”, rivolta alle famiglie e agli operatori della scuola che intendono a ricorrere contro l’assegnazione di un monte ore inferiore a quello previsto. A questo scopo, il giovane sindacato si rivolge al corpo docente, ATA e dirigente delle scuole perché segnalino i posti in deroga non attivati o quelli richiesti nel PEI e i posti di assistente all’autonomia e alla comunicazione ma negati dall’amministrazione. I ricorsi al Tar e al Giudice Ordinario, vinti in questi anni, hanno permesso entro pochi mesi dalla notifica l’assegnazione di tutte le ore e garantito il diritto all’istruzione di studenti con handicap grave e certificato riconoscendo, in alcuni casi, anche il diritto al risarcimento del danno in favore della famiglia dell’alunno con disabilità il cui diritto all’istruzione e all’integrazione era stato così palesemente violato dall’Amministrazione. Anief fornirà alle famiglie che prenderanno contatto con i suoi referenti le istanze di accesso agli atti da richiedere all’indirizzo e-mail [email protected]; dallo stesso indirizzo riceveranno, inoltre, tutte le istruzioni necessarie per presentare alla scuola le istanze. Per qualsiasi chiarimento, è possibile chiamare ogni giorno la segreteria nazionale Anief al numero 091 7098355, oppure scrivere a [email protected].