Sostegno disabili, al via i corsi per 90mila precari e ci sono anche gli specializzati all’estero. Anief: è quello che serviva, ma poi per assumerli in ruolo bisognerà cancellare gli organici di fatto
Con l’approvazione della legge 106/24 arrivano novità per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno: a presentarle è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Rispetto alla platea di 80mila insegnanti non specializzati che lavorano nelle nostre scuole – ha detto Pacifico all’agenzia Teleborsa, commentando le novità relative alla specializzazione degli insegnanti di sostegno contenute nel Decreto Scuola – la legge prevede dei corsi Indire di 30 CFU, affinché i docenti possano finalmente conseguire questa specializzazione sul sostegno.
Tuttavia, questa norma non basta” se in contemporanea non verrà anche introdotto “l’adeguamento dell’organico di diritto, cioè senza trasformare il 50 per cento dei posti oggi in supplenza, che attualmente sono collocati in deroga”, quindi utili solo per supplenze al 30 giugno. Se non si agirà in questo senso, purtroppo non si arriverà mai a quella continuità didattica che vorrebbe introdurre il legislatore”.
Pacifico ha anche ricordato che nel prossimo anno scolastico, dal 1° settembre 2024, “le famiglie non vedranno, dunque, la conferma dell’insegnante di sostegno precario che è stato chiamato l’anno precedente: noi riteniamo che questa norma sia incostituzionale – ha aggiunto il sindacalista – perché nega il merito e ogni principio di ragionevolezza. Siamo convinti che se si vuole garantire la continuità didattica bisogna procedere stabilizzando il 50% dell’organico sul sostegno che noi ora utilizziamo con posti in deroga”.
“Questo – ha continuato Pacifico – significa andare ad assumere 100mila insegnanti specializzati. In Italia abbiamo già di più 30mila specializzati attraverso il TFA, in Tirocinio formativo attivo, e presto saranno quasi 50mila. A questi vanno aggiunti i 10mila insegnanti specializzati all’estero e tutti quelli che si specializzano con Indire”. Se il progetto ministeriale andrà totalmente in porto, potremo teoricamente ritrovarci entro non molto tempo “con tutti gli insegnanti specializzati necessari, ma bisogna poi assumerli nei ruoli per garantire la continuità didattica”, ha concluso il sindacalista autonomo.