Sospese attività didattiche in Campania. Personale COVID non viene licenziato ma scuole chiedono come gestire collaboratori scolastici

Coronavirus, sospensione attività didattiche. Docenti lavorano da casa attivando il Piano di Didattica Digitale Integrata che il Collegio docenti ha approvato nel corso del mese di settembre. Personale amministrativo e tecnico può attuare il lavoro agile, mentre per i collaboratori scolastici resta un vulnus interpretativo di cui ci eravamo già fatti portavoce e che alla luce dei provvedimenti già attuati in Campania emerge con urgenza.
Sulla questione dell’organico COVID il Ministero si è già espresso con due note, del 13 e 14 ottobre, subito dopo l’approvazione definitiva del DL Agosto.
Nella nota del 14 ottobre scrive chiaramente “…..il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, all’articolo 32, comma 6-quater ha previsto che il personale docente e ATA assunto con contratti a tempo determinato nell’anno scolastico 2020/2021 quale “organico Covid”, in caso di sospensione delle attività didattiche, potrà assicurare le relative prestazioni con le modalità di lavoro agile, anziché vedere risolto il relativo contratto senza indennizzo, come previsto dalla norma previgente, al fine di garantire, in qualunque caso, il principio di continuità didattica….”
Il Ministero, nel pieno rispetto del dettato normativo che ha scongiurato il licenziamento per i cosiddetti “supplenti COVID”, individua come destinatari del chiarimento tutto il personale docente e tutto il personale ATA, senza distinzione di profilo.
Pertanto la risposta alla richiesta “non potendo assicurare le prestazioni con il lavoro agile, il personale collaboratore scolastico dovrà essere licenziato?” è che la norma sul licenziamento non esiste più, come indicato dal Ministero stesso in un comunicato del 13 ottobre
“Grazie al decreto ‘Rilancio’ e al decreto ‘Agosto’ sono state stanziate specifiche risorse per dare alle scuole personale in più per l’emergenza, sia docente che Ata. Con il testo approvato oggi in via definitiva alla Camera, dopo le modifiche apportate in Commissione con il supporto del governo, si interviene sul fronte contrattuale, prevedendo che questi incarichi a tempo determinato non cessino in caso di sospensione delle attività didattiche per lockdown. ”
Al di fuori di questo necessario chiarimento, va detto che il Ministero non fornisce una risposta più esaustiva. Va detto che le scuole, se ci riferiamo al caso della Campania, non sono chiuse ma solo le attività didattiche sono sospese quindi la presenza dei collaboratori scolastici seppure con un numero minore di impegni ha senso di esistere.