SOS Precari, la protesta in Toscana: “Ci sentiamo dei bancomat, ogni anno titoloni sulla carenza dei docenti, sono loro ad aver bisogno di noi”

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La macchina delle nomine degli insegnanti è già in moto, ma per molti giovani che vorrebbero entrare nel mondo del lavoro, il percorso è pieno di ostacoli.

L’ultimo concorso scuola, che si è concluso da poco per alcune classi di concorso, ha lasciato molti candidati demoralizzati e arrabbiati. La situazione è ancora più difficile per i precari, che vivono nell’ansia di dover rimanere aggiornati su ogni novità per non perdere il lavoro già instabile.

Il sistema di reclutamento degli insegnanti è diventato una vera e propria odissea. I metodi di reclutamento cambiano di governo in governo, lasciando i candidati disorientati e demoralizzati.

Come segnala La Nazione, alcuni insegnanti precari della provincia di Massa Carrara hanno deciso di alzare la testa e aderire al Movimento Educazione Senza Prezzo. “Siamo davvero stanchi, ci sentiamo dei bancomat”, commenta una docente precaria della Lunigiana che vuole rimanere anonima. “Nonostante ogni anno si facciano titoloni sulla carenza di insegnanti, con il cambio di governo si dà il via alle variazioni e l’asticella, non quella delle competenze che sarebbe giusto, si alza sempre di più. Sono le risorse economiche a fare le differenza. Continuano a chiederci soldi e ovviamente non tutti possiamo permettercelo”.

L’appello ai colleghi insegnanti è chiaro: è giunta l’ora di farci sentire. “Ricordate: sono loro ad aver bisogno di noi”, conclude la docente precaria.

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