SOS precari in Emilia Romagna, i sindacati contro il Ministero: “Mai visto un caos simile. C’è un grave ritardo su tutte le procedure”
L’avvio dell’anno scolastico 2024/2025 si preannuncia come uno dei più caotici degli ultimi anni. A lanciare l’allarme in Emilia Romagna sono i rappresentanti sindacali della Flc Cgil, della Uil Scuola e della Cisl Scuola, che denunciano una situazione di grave ritardo e disorganizzazione nelle procedure di assegnazione del personale docente e ATA.
A Il Resto del Carlino, Gabriele Caforio della Flc Cgil e Serafino Veltri della Uil Scuola regionale descrivono uno scenario preoccupante: “Mai visto un caos simile. C’è un grave ritardo su tutte le procedure”. I sindacalisti sottolineano come, rispetto all’anno precedente, si registri un ritardo significativo persino nell’avvio delle discussioni sulle supplenze degli insegnanti.
Le problematiche evidenziate dai sindacati sono molteplici e riguardano vari aspetti del sistema scolastico. Le assegnazioni provvisorie dei docenti sono in ritardo, mancano date certe per le assunzioni a tempo indeterminato e le supplenze, e non sono ancora state pubblicate le graduatorie di terza fascia per il personale ATA. Inoltre, si segnalano numerosi errori nelle GPS.
Claudio Guido Longo della Cisl Scuola sintetizza la situazione: “Questo sarà un anno nuovo con problemi vecchi: dalle nomine in ruolo insufficienti all’elevato numero di supplenti.”
Caforio punta il dito contro il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, accusandolo di aver innescato una “vergognosa guerra tra poveri” con la decisione di limitare le assunzioni del personale docente. Questa scelta, secondo il sindacalista, penalizzerebbe gravemente chi ha superato le prove concorsuali del 2020, a favore di chi ha sostenuto il concorso PNRR, in ottemperanza alle regole europee.
Con la campanella che suonerà il 16 settembre, le prospettive per un regolare avvio dell’anno scolastico appaiono poco rosee. Veltri della Uil Scuola prevede: “Siamo al 26 agosto e le operazioni da effettuare sono così tante che non finiranno per l’inizio della scuola.”
Di fronte a questa situazione, i sindacati non restano a guardare. È prevista una prima protesta il 30 agosto sotto l’Ufficio scolastico regionale, e si preannunciano ricorsi al giudice per tutelare i docenti penalizzati dagli errori nelle GPS.