Solo interventi amministrativi per risolvere il problema del sovraffollamento delle classi
Giulia Boffa – Le "classi pollaio" tornano alla ribalta della cronaca, grazie ad un intervento del MIUR che ha sdoppiato classi affollate della provincia di Treviso.
Giulia Boffa – Le "classi pollaio" tornano alla ribalta della cronaca, grazie ad un intervento del MIUR che ha sdoppiato classi affollate della provincia di Treviso.
Il sito della "Tribuna di Treviso" ha pubblicato la notizia il 12 settembre scorso, primo giorno di scuola: 61 gli studenti del ‘Duca degli Abruzzi’, divisi in due classi terze del linguistico; tre settimane dopo, a cavallo fra settembre e ottobre, le classi sono diventate tre, formate da 20 ragazzi ciascuna.
Ma non è l’unica scuola del territorio.
In quelle di 30 e più alunni, o in quelle con oltre 25 studenti fra cui ragazzi disabili, il ministero ha autorizzato sdoppiamenti e riorganizzazioni, concedendo una deroga al personale docente assegnato in ogni provincia per coprire le nuove esigenze didattiche derivate dall’aumento delle classi.
"La decisione del ministero è davvero positiva", spiega Marta Viotto, segretario provinciale della Cgil scuola mentre per Giuseppe Morgante, segretario provinciale e regionale Uil scuola, "se da sindacalista sono contento per gli organici e per i posti di lavoro, ma lo sono ancora di più per la qualità della didattica".
Il movimento 5 stelle è intervenuto nella questione, preparando una risoluzione che la settima Commissione Permanente del Senato aveva approvato: la risoluzione impegnava il Governo ad adottare al più presto misure volte al ridimensionamento del numero massimo di alunni per classe. La risoluzione però non è stata recepita nel Dl Istruzione.
Ad un’interrrogazione parlamentare posta dal Movimento al ministro Carrozza, presentata nel mese di settembre, il ministro ha replicato che la soluzione al problema è solo di natura amministrativa e legata ai singoli casi di sovraffollamento, senza la necessità di aggiungere misure che contrastino il fenomeno all’interno del DL come avrebbe voluto il Movimento. Il ministro ha assicurato l’intervento sui singoli casi, come accaduto nel caso dei 49 alunni di Modica iscritti in una sola classe del liceo musicale e adesso, nel caso delle scuole di Treviso.
“Non è compito del Governo risolvere la questione delle classi pollaio, ma dell’Amministrazione”