Solo 2 bambini su 5 hanno accesso al tempo pieno. Il PNRR non basta a colmare i divari: le province del Sud e delle Isole restano ancora indietro. Il rapporto Save The Children

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In Italia, l’accesso a servizi educativi essenziali come mense scolastiche e tempo pieno è tutt’altro che omogeneo. A lanciare l’allarme è Save the Children, che nel suo nuovo rapporto “Scuole disuguali” denuncia una disparità territoriale che penalizza soprattutto il Sud Italia e le Isole.

Secondo l’analisi dell’Organizzazione, solo il 40% degli alunni della scuola primaria ha accesso al tempo pieno, con profonde differenze tra Nord e Sud. Se regioni come Lazio (58,4%), Toscana (55,5%) e Lombardia (55,1%) si attestano su livelli accettabili, il Molise (9,4%), la Sicilia (11,1%) e la Puglia (18,4%) mostrano un ritardo preoccupante.

Ancora più critica la situazione delle mense scolastiche: solo il 36,9% degli studenti, considerando sia la primaria che la secondaria di I grado, usufruisce del servizio. Mentre al Nord province come Trento (91,3%), Biella e Monza e Brianza superano il 70%, al Sud si registrano percentuali bassissime, con punte di appena il 10% in province come Agrigento, Foggia e Catania.

Il rapporto di Save the Children evidenzia come il PNRR, pur rappresentando un’occasione unica con i suoi 17 miliardi di euro destinati all’istruzione, rischia di non colmare il divario. Le risorse stanziate, pur utili ad ampliare l’offerta complessiva, non sembrano sufficienti a garantire un reale cambio di passo nelle aree più svantaggiate.

L’Organizzazione chiede quindi al Governo di definire e finanziare Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che garantiscano a tutti i bambini e ragazzi le stesse opportunità educative, a partire dall’accesso alla mensa e al tempo pieno nella scuola primaria, con particolare attenzione alla gratuità del servizio per le famiglie in condizioni di povertà.

“La scuola dovrebbe essere un’ancora di salvezza per tutti i bambini, soprattutto per quelli che vivono in contesti di maggiore fragilità”, dichiara Save the Children. “È necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire a tutti il diritto a un’istruzione di qualità, senza distinzioni territoriali.”

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