Social media e ruolo dei genitori, Pellai: “Difficoltà nell’educare i giovani se gli adulti restano ‘adultescenti'”

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Alberto Pellai, noto per la sua divulgazione scientifica su temi come l’educazione affettiva e sessuale, è stato protagonista al Festival di Pastorale Giovanile presso il Centro Diocesano Onisto di Vicenza.

L’esperto sottolinea l’importanza di un “risveglio” della figura dell’adulto, evidenziando come l’autorevolezza degli adulti sia spesso compromessa in un contesto che privilegia modelli ‘adultescenti’. Gli influencer, pur non essendo adulti competenti, promuovono modelli basati su marketing e mercato. Gli adulti, nell’iper-protezione dei giovani, evitano di farli affrontare sfide, assumendo un ruolo di amici più che di guide autorevoli.

Secondo Pellai, è fondamentale ricostruire l’alleanza tra adulti, spesso divisi su temi cruciali come l’uso dei social media e l’educazione sessuale. La mancanza di chiarezza porta a messaggi contraddittori. Negli ultimi 30 anni, l’iper-protezione ha generato un paradosso: da un lato si accompagna ovunque i minori, dall’altro li si lascia soli nell’uso sregolato dei social.

Virtuale e reale: un’identità duplicata

Pellai evidenzia come i genitori spesso siano sorpresi dai comportamenti online dei figli, diversi da quelli reali. Questa discrepanza tra identità virtuale e reale può causare danni significativi. Regolare l’accesso al virtuale è essenziale poiché i minori non sono ancora in grado di gestirlo autonomamente. L’uso precoce dei social media può causare ansia e altri problemi psicologici.

L’importanza del corpo nell’educazione

Parlare di corpo e sessualità è sempre stato complesso, ma Pellai ritiene fondamentale reintrodurre il corpo al centro dell’educazione. La crescita decorporeizzata priva i giovani di un elemento essenziale da conoscere e gestire. L’online promuove una sessualità vista come puro piacere, invece di una relazione significativa.

Il ruolo della chiesa nell’educazione

Pellai sostiene che la Chiesa e tutta la comunità educante dovrebbero sentirsi coinvolti nell’educazione affettiva e sessuale. Questo include promuovere responsabilità, consenso, rispetto ed empatia, elementi chiave per costruire relazioni intime e appaganti.

Il tema del festival: “Templi distrutti corpi risorti”

Infine, Pellai spiega che i “templi” da distruggere sono la velocità, la pulsionalità e una libertà basata sugli impulsi. È necessario tornare a considerare il corpo come la nostra casa, da curare senza ossessioni, per diventare esploratori responsabili della vita e costruttori di relazioni.

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