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Smartphone in classe sì o no? Ecco il gruppo di studio che deciderà

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Il Miur ha chiesto ad un gruppo di lavoro di fare dell’uso dei cellulari oggetto di studio per “chiarire l’uso dei dispositivi personali delle studentesse e degli studenti in classe, intervenendo sulle attuali circolari, risalenti ad un periodo troppo lontano da oggi”. Ce ne parla l’agenzia AGI.

Il gruppo di studio è già stato formato e entro gennaio consegnerà le proposte.

Le domande a cui dovranno rispondere gli esperti sono essenzialmente tre:

In che modo gli strumenti digitali influiscono sui processi di apprendimento?
Come le nuove tecnologie possono essere impiegate per innovare le metodologie didattiche?
Qual è lo stato dell’arte ad oggi, a due anni dall’introduzione del Piano Nazionale Scuola Digitale?

Il primo gruppo di lavoro si occuperà della valutazione dell’uso degli strumenti digitali personali (smartphone, tablet) in classe; il secondo della mappatura delle metodologie didattiche innovative.

I gruppi di lavoro sono composti da esperti di pedagogia digitale, esponenti del mondo accademico, docenti che si occupano di digitale rivestendo anche il ruolo di animatori digitali nelle loro scuole, studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), filosofi, rappresentanti del mondo dell’istruzione, animatori digitali e tecnici del MIUR.

Tra gli obiettivi degli esperti, suddivisi in due gruppi,ci sono: promuovere azioni di ascolto di esperti che, a vario titolo, operano nel settore e favorire momenti di confronto e dialogo per definire una posizione efficace sulla tematiche di approfondimento; valutare tutte le possibili implicazioni legate all’uso degli strumenti digitali personali in classe per finalità didattiche; mappare tutte le metodologie didattiche, provvedendo alla loro valutazione rispetto all’incidenza sulla qualità dell’apprendimento; formulare proposte; elaborare linee guida di carattere culturale e pedagogico per aiutare a comprendere le potenzialità delle nuove tecnologie nel determinare stili di apprendimento innovativi nelle studentesse e negli studenti e il modo in cui queste possono influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio-

A gennaio gli esperti presenteranno e proporranno alla Ministra Fedeli le linee guida e i documenti prodotti. Il gruppo di lavoro sull’uso dei device personali in classe, in particolare, dovrà produrre un documento di carattere culturale e pedagogico che possa aiutare a valutare come le tecnologie e i dispositivi digitali personali possano interagire e determinare stili di apprendimento innovativi, influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio.

Il primo gruppo si riunisce il 27 novembre, quello sulla mappatura delle metodologie didattiche innovative il 23.

Primo gruppo: Mappatura delle metodologie didattiche innovative

Prof Domenico Aprile, docente di informatica
Dott.ssa Rosa Bottino, ricercatrice e direttore dell’Istituto Tecnologie didattiche
Dott.ssa Daniela Barca: Dirigente scolastico presso l’istituto comprensivo 3 di Modena
Prof.ssa Stefania Bassi, docente di scuola primaria
Prof. Giovanni Biondi, Presidente Indire
Prof. Battista Quinto Borghi, professore Facoltà di scienze della formazione, Università Bolzano
Prof.ssa Manuela Cantoia, professore psicologia applicata della comunicazione e dei gruppi virtuali
Dott. Damien Lanfrey, segreteria tecnica del ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca
Dott. Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’Itis Majorana di Brindisi
Dott.ssa Simona Montesarchio, direttore Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica e l’innovazione digitale del Miur
Dott. Marco Orsi Dirigente scolastico e fondatore di Scuola senza zaino
Prof.ssa Emanuela Pulvirenti, docente di disegno e storia dell’arte
Prof. Benedetto Scoppola, professore di Fisica matematica presso l’Università Tor Vergata di Roma
Dott.ssa Donatella Solda, dirigente presso l’ufficio di Gabinetto dell’on.le ministro dell’Istruzione
Prof. Pier Cesare Rivoltella, professore di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso l’università Cattolica di Milano
Prof.ssa Tyllia Urschitz, docente presso l’istituto comprensivo “Lorenzi” di Fumane (Vr)

Secondo gruppo, valutazione dell’uso dei device personali in classe:

Prof. Giovanni Boccia Artieri, professore di sociologia dei new media, Università degli studi di Urbino
Prof. Giovanni Baniolo, professore di filosofia della scienza, Università di Ferrara
Dott. Luca De Biase, direttore di Nova e esperto di digitale
Prof. Giovanni Caprioli, docente in comando presso la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica e l’innovazione digitale
Prof.ssa Daniela Di Donato, dovente di lettere in una scuola secondaria di primo grado
Prof. Adriano Fabris, professore di filosofia morale presso l’Università degli studi di Pisa
Dott. Antonio Fini, dirigente scolastico in distacco Università di Firenze
Dott. Damien Lanfrey, segreteria tecnica del ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca
Ing. Vittorio Midoro, ricercatore presso l’istituto per le tecnologie didattiche del Cnr
Prof.Elisabetta Nanni, docente e formatrice sulle tematiche del Pnsd
Dott.ssa Donatella Persico, ricercatrice Cnr
Dott. Giuseppe Pierro, dirigente Direzione generale per lo studente
Prof.ssa Maria Ranieri, Professoressa associata di didattica e pedagogia Università di Firenze
Dott.ssa Concetta Senese, dirigente scolastico liceo scientifico Ceccano
Dott.ssa Donatella Solda, dirigente presso l’ufficio di Gabinetto dell’on.le ministro dell’Istruzione
Prof. Giuseppe Veltri, professore associato presso l’università degli studi di Trento

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