Smartphone ai bimbi: nelle famiglie con meno possibilità e più disagiate, cellulare già alla terza primaria e per più ore. Ricerca Università di Milano
Un’indagine condotta dalla Università di Milano-Bicocca ha portato alla luce dati significativi riguardo l’uso degli smartphone tra i bambini e i preadolescenti.
La ricerca, guidata da Marco Gui, docente del dipartimento di Sociologia e ricerca sociale, si focalizza sul benessere e la sicurezza digitale di questo segmento giovanile.
Il primo aspetto rilevante emerso è l’impatto del benessere sociale ed economico delle famiglie sull’età di accesso ai dispositivi mobili. Nei contesti meno agiati, i bambini ricevono smartphone già dalla terza elementare, mentre in ambienti più privilegiati, questo momento è posticipato all’ingresso delle scuole medie. Inoltre, il tempo trascorso online nei contesti più avvantaggiati è sensibilmente inferiore, grazie alla disponibilità di diverse attività extracurriculari.
Gui evidenzia l’assenza di una guida istituzionale che supporti i genitori nelle decisioni relative all’uso dei social media e degli smartphone. Questa lacuna lascia molte famiglie in balia di pressioni sociali e incertezze.
L’indagine, ora nella sua terza fase, coinvolge oltre 130 istituti comprensivi e scuole paritarie a Milano, con questionari rivolti a genitori e bambini. Lo scopo è di comprendere meglio le regole familiari riguardo l’uso dei dispositivi e l’impatto emotivo del loro utilizzo. Più di 4.500 famiglie hanno già partecipato, e l’indagine verrà estesa per raggiungere una partecipazione ancora più ampia.
Dall’indagine emerge un divario nelle competenze digitali e nella consapevolezza dei rischi. Le famiglie più svantaggiate spesso non dispongono delle conoscenze necessarie per gestire l’uso sicuro di internet e dei controlli parentali. In contrasto, nei contesti più agiati, vi sono limiti più stringenti sull’orario e l’accesso a internet, con un uso più frequente dei parental control.
L’obiettivo finale della ricerca è la creazione di un Patto Digitale per Milano. Un documento, unico nel suo genere in Italia, nascerà dall’ascolto delle esigenze di genitori, insegnanti, bambini ed esperti. Si propone di fornire risposte e linee guida istituzionali per affrontare le sfide poste dall’uso digitale tra i più giovani.