Smartphone a scuola, una semplice notifica può distrarre uno studente per oltre 20 minuti. Uno studio conferma il calo nel rendimento scolastico
L’utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole è al centro di un dibattito sempre più acceso, soprattutto per l’impatto che questi dispositivi hanno sul rendimento degli studenti.
L’attenzione degli studenti a rischio
Recenti studi hanno dimostrato che una semplice notifica sullo smartphone può distrarre uno studente per oltre 20 minuti, compromettendo la sua capacità di concentrarsi. Questo dato allarmante ha spinto molti Paesi, tra cui la Spagna, a prendere provvedimenti.
L’esempio della Spagna
Secondo un report dell’UNESCO citato da El Pais, circa un quarto dei Paesi nel mondo ha adottato misure legali per limitare l’uso dei cellulari a scuola, con l’obiettivo di contrastare non solo il calo del rendimento scolastico, ma anche fenomeni come il cyberbullismo. In Spagna, le normative variano a livello regionale: alcune impongono divieti parziali, mentre altre, come la Catalogna, lasciano alle scuole la libertà di decidere.
Divieti efficaci o controproducenti?
Se da un lato limitare l’uso dei cellulari sembra correlato a una maggiore attenzione in classe e a una diminuzione dei casi di bullismo, dall’altro gli esperti sono divisi sull’efficacia reale dei divieti. In alcune regioni, dove il supporto legale è maggiore e la resistenza delle famiglie minore, i divieti sembrano funzionare meglio.
L’alternativa: educazione digitale
Molti esperti del settore educativo sostengono che un divieto totale dei cellulari a scuola non sia la soluzione ideale. Si propone invece un approccio basato sulla formazione all’utilizzo consapevole e responsabile delle tecnologie. L’idea è che l’educazione digitale possa aiutare i giovani a sviluppare un rapporto più maturo e produttivo con i dispositivi mobili, sfruttandone le potenzialità in modo costruttivo.
Cellulare in classe
Per quanto riguarda l’uso del cellulare in classe, ricordiamo che uno dei primi provvedimenti del Ministro Giuseppe Valditara è stata proprio la circolare in cui si danno indicazioni sull’uso del cellulare in classe.
È confermato il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007.
L’utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici può essere ovviamente consentito, su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell’ambito degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) e della “cittadinanza digitale”.
Martedì, in un’intervista a Il Messaggero, il Ministro ha confermato che il suo dicastero sta valutando l’introduzione di un divieto di utilizzo dei cellulari in classe nelle scuole primarie e medie.
Cellulare in classe, Valditara annuncia: “Verso il divieto nella scuola primaria e media”