Siria, tra le prime sfide la riforma strategica della scuola. Scompaiono i capitoli sull’origine e l’evoluzione della vita

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La Siria si trova in una fase delicata di transizione, con una leadership che dovrà ricostruire un paese frammentato da anni di guerra civile. Il rovesciamento del regime di Bashar al-Assad ha lasciato spazio a un governo provvisorio guidato da Ahmed al-Sharaa, che cerca di bilanciare le pressioni interne tra fazioni islamiste e la necessità di rassicurare la comunità internazionale. Il paese deve affrontare sfide complesse: dalla ricostruzione delle infrastrutture alla creazione di un sistema politico inclusivo che rappresenti tutte le componenti etniche e religiose. Tuttavia, le tensioni tra le diverse comunità e i timori di una possibile deriva settaria o islamista rendono il cammino verso la stabilità ancora incerto.

La riforma della scuola

La prima grande prova del nuovo regime riguarda la riforma dei programmi scolastici. L’intenzione di eliminare ogni riferimento agli Assad e al Partito Baath è stata accompagnata da modifiche controverse. Tra queste, la sostituzione di frasi che riflettevano una visione laica con altre più legate a un’interpretazione rigida del Corano. Inoltre, concetti come il martirio sono stati riformulati in chiave religiosa, suscitando timori di un’islamizzazione del settore pubblico.

Reazioni e preoccupazioni

L’annuncio ha generato preoccupazione sia tra le minoranze sia a livello internazionale. Il ministero ha cercato di rassicurare, affermando che i programmi saranno rivisti solo dopo l’intervento di comitati specializzati. Tuttavia, molti temono che le modifiche riflettano un progetto più ampio di trasformazione della Siria in uno stato a guida islamista.

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