Reddito di cittadinanza, “folle usarlo per incentivare obbligo scolastico”, Sinopoli contro Valditara, ma Giannelli lo difende: “Bene così”

“Penso che utilizzare uno strumento sanzionatorio per incentivare l’obbligo scolastico sia una scelta del tutto sbagliata. L’introduzione di queste ulteriori condizionalità al reddito di cittadinanza mosse dal governo non le condivido, penso invece che il reddito di cittadinanza è un misura che vada rafforzata, e l’idea che si arrivi all’obbligo scolastico attraverso questa misura è folle”.
Così all’Adnkronos Francesco Sinopoli, segretario generale di Cgil Scuola in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e Merito Giuseppe Valditara sul reddito di cittadinanza e obbligo scolastico.
“Noi pensiamo che semmai l’obbligo scolastico vada innalzato a 18 anni ma questo richiede anche un investimento sulla scuola – ha sottolineato Sinopoli – È necessario trovare strumenti per poi permettere ai soggetti più fragili, quelli che dalla scuola si allontanano, di trovare nuovi interessi per stare a scuola, per essere incentivati a rimanere. E certo non una sanzione soprattutto una condizionalità che riguarda poi uno strumento che per molti è sopravvivenza. È una scelta del tutto sbagliata”.
Giannelli: “Ok Valditara, impegno per titolo studio dev’essere assoluto”
“Ritengo che il reddito di cittadinanza debba essere una misura di supporto nei confronti di persone che pur trovando in tutti modi a trovare una collocazione non ci sono riusciti, per varie ragioni non dipendenti dalla loro volontà”. Così all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“È chiaro che l’impegno della persona per conseguire comunque un titolo di studio previsto dalla legge, deve essere assoluto, da questo punto di vista il fatto che ci si debba prima impegnare a scuola e poi eventualmente pensare al reddito di cittadinanza non può che vedermi favorevole“, ha concluso Giannelli.