Sindacati in piazza: semplificare percorso docenti precari, 350 euro di aumento contrattuale. Le reazioni della politica. Tutte le nostre INTERVISTE

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Oggi sciopero generale della scuola. A scendere in piazza sono stati Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. Lo sciopero si svolge per l’intera giornata ed è rivolto a tutti i lavoratori in servizio nelle istituzioni scolastiche ed educative italiane.

Serafini (SNALS): no ai concorsi a crocette. Aumenti di 50 euro, noi ne abbiamo chiesti 350

I precari devono essere assunti con un concorso che sia inerente e qualificante e che non sia crocette. Un iter agevolato per chi ha già dato come precario storico e non essere paragonato ad un neolaureato. A settembre difficilmente arriveremo ad averli in cattedra. Sugli aumenti stipendiali, l’aumento che dovrebbero avere a netto da 50 a 80 euro, noi abbiamo chiesto 350 euro.

ANIEF, Siamo al quarto sciopero. Il Governo non ci ascolta, ma ci ascoltano i tribunali”

Se il Governo continua a non ascoltarci, siamo pronti a portare in Europa nuovamente il problema del precariato“, così Marcello Pacifico durante la manifestazione di oggi dei sindacati a Roma.

Il dialogo con la politica resta aperto, ma aspettiamo un segnale da parte del Ministero

“Va mandato un messaggio unitario, diciamo sì a chiunque crede che questa riforma va cambiata. Questi concorsi straordinari, riservati, non hanno portato al risultato di assumere i precari, perché sono stati gestisti male, come nel caso dei quiz. Bisogna snellire le procedure di reclutamento. Tuteliamo i nostri precari”.

Turi (Uil Scuola): “Rnnovo contratto dignitoso, aumenti proposti ridicoli”

“Ci aspettiamo un rinnovo di contratto dignitoso, le risorse per l’aumento contrattuale sono ridicole, così è difficile da digerire”

Si sciopera “per restituire dignità ai lavoratori. Se si perde la dignità non c’è contratto che tenga. C’è bisogno di unità, sindacati, lavoratori della scuola, cittadini, abbiamo bisogno di tutti e non ci fermeremo certo qui. Non è vero che gli scioperi non servono. Ricordatevi la Legge 107. Fu proprio uno sciopero dei sindacati a fermarla. L’abbiamo smontata pezzo per pezzo, oggi non c’è la chiamata diretta e i dirigenti sceriffi non hanno avuto alcun successo”.

Di Meglio (Gilda): “Aumenti stipendiali siano almeno pari al tasso di inflazione. No tagli a carta docente e organici”

Non è che chiedono miracoli, ma almeno comunicare a colmare il divario con gli altri settori, la differenza è di 350 euro al mese. Il percorso per il nuovo reclutamento è lungo e cervellotico. La formazione sarà a vita e secondo il Ministero i docenti dovrebbero farla gratuitamente.

Sinopoli (FLCGIL): “Facilitare percorso per i precari”

“Un percorso a ostacoli per i precari. Non si viene incontro al mondo della scuola. Il trattamento che ci riserva il governo è profondamente negativo”

Secondo Francesco Sinopoli “è arrivato il momento di dire basta a un atteggiamento del governo che è chiaramente contro gli interessi della scuola pubblica” e lo sciopero serve a protestare contro “l’idea di un sistema di reclutamento che è pensato in realtà senza tenere conto dell’interesse di chi è precario oggi per cui non si prevede nessun percorso di stabilizzazione, non si riconosce l’attività svolta, non c’è nulla di tutto quello che serve”

Roberto Calienno (Cisl Scuola):  “Il sistema di reclutamento, così come pensato dal governo, non è rispettoso della scuola”

Per la Cisl Scuola, i motivi dietro alla protesta sono molteplici. Da un lato si vuole “riaffermare il diritto del personale della scuola a un dignitoso rinnovo del contratto, dall’altro si vuole “dire no a interventi fatti per legge su materie come la formazione in servizio e il trattamento economico, di diretto impatto sul rapporto di lavoro e quindi da disciplinare in via negoziale” .

DSGA, Sannito (AIDA): vogliamo i concorsi ordinari e inquadramento nelle alte professionalità

L’ultimo concorso nel 2018 ha creato molti facenti funzione. Oggi in piazza insieme agli altri sindacati in occasione dello sciopero nazionale, anche Aida Scuole

LA DIRETTA con le voci dei sindacati

Tutte le motivazioni dello sciopero

Molteplici i motivi di questo sciopero che fanno perno “contro l’invasione di campo operata dal Governo con il decreto Legge n. 36 del 30 aprile 2022 per quanto riguarda salario e carriera, che sono di esclusiva competenza delle parti negoziali”. I sindacati della scuola chiedono, tra l’altro, lo stralcio dal decreto di tutte le materie di natura contrattuale; l’avvio immediato della trattativa per il rinnovo del contratto, scaduto da tre anni; l’implementazione delle risorse per la revisione e l’adeguamento dei profili Ata e per l’equiparazione retributiva del personale della scuola agli altri dipendenti statali di pari qualifica e titolo di studio e il progressivo avvicinamento alla retribuzione dei colleghi europei.

E poi, l’eliminazione degli eccessi di burocrazia nel lavoro dei docenti; la restituzione della formazione di tutto il personale della scuola alla sfera di competenza dell’autonomia scolastica e del collegio docenti; la revisione degli attuali parametri di attribuzione degli organici alle scuole per il personale docente, educativo e Ata; la riduzione del numero di alunni per classe; modalità specifiche di reclutamento e di stabilizzazione sui posti storicamente consolidati in organico di fatto che superino il precariato esistente; modalità semplificate, per chi vanta una consistente esperienza di lavoro, di accesso al ruolo e ai percorsi di abilitazione.

Poi, ancora, l’incremento dell’organico dei collaboratori scolastici di 2.288 unita secondo l’impegno ministeriale; l’indizione del concorso riservato per gli Assistenti Amministrativi Facenti funzione di Dsga con tre anni di servizio nella funzione anche se sprovvisti di titolo di studio; la semplificazione delle procedure amministrative per liberare le segreterie dai compiti impropri (pensioni, ricostruzione di carriera, graduatorie di istituto) re-internalizzando quelli di competenza dell’Amministrazione scolastica e la revisione del regolamento sulle supplenze Ata.

Le reazioni

Bianchi: “Potevamo tagliare 130mila prof non lo abbiamo fatto. Sciopero? Grandissimo rispetto dei sindacati, significato politico della protesta”

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è intervenuto a Sky Tg24, in concomitanza con la giornata di sciopero generale indetta dai sindacati. Vai all’articolo

Carta del docente, Renzi: “È stata una nostra intuizione, toglierla o decurtarla è un autogol. Il governo torni indietro”

“La carta del docente è stata una nostra, lungimirante, intuizione nel 2015. Toglierla o decurtarla oggi è un errore e un autogol. Ho firmato un emendamento per chiedere al Ministro di riconoscere l’errore e tornare indietro. Viva la carta del docente”.

Sciopero scuola 30 maggio, Sasso: “Protesta induce a profonda riflessione”

“Spiace che, terminata l’emergenza pandemica e dopo i grandi sforzi fatti per assicurare una didattica sempre in presenza, l’ultima parte dell’anno scolastico venga caratterizzata da un clima di contrapposizione e che i nostri ragazzi perdano un giorno di lezioni” Vai all’articolo

Fassina: “C’è la questione contratto, ma c è anche la formazione che non può essere imperativa”

“Al Governo devono capire che la scuola va coinvolta e salvaguardata nelle sue professionalità. Presenteremo emendamenti per l’assunzione dei precari senza passare dalla trafila insostenibile prospettata dal Governo”.

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