Riforma formazione docenti per incentivi nello stipendio e nuovo reclutamento, Sindacati verso proclamazione sciopero. Le date ipotizzate
Il vento di sciopero si conferma: con un comunicato unitario i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams annunciano la proclamazione a breve della protesta.
Il mondo della scuola si mobilita contro le norme inaccettabili e umilianti contenute nel decreto legge 36 – scrivono i sindacati – e sembra ormai inevitabile, dopo il tentativo di conciliazione per il quale i sindacati sono già stati convocati, la proclamazione a breve dello sciopero da parte di tutte le sigle più rappresentative.
Venerdì 6 maggio alle ore 15 si terrà in diretta streaming un’assemblea sindacale unitaria delle RSU, aperta a tutto il personale e alle diverse componenti della comunità scolastica, che verrà trasmessa sui canali social e sui siti di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda-Unams.
Le norme su formazione e reclutamento dei docenti, contenute nel decreto, mortificano la scuola che subisce nuovamente tagli di spesa e torna a essere terreno di scontro politico – ideologico. Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali, sfuggendo da ogni confronto con il mondo della scuola. E mentre il Governo assume decisioni gravi senza ascoltare i lavoratori, quegli stessi lavoratori attendono ancora il rinnovo del contratto scaduto da tre anni.
L’apertura immediata delle trattative è solo uno degli obiettivi della mobilitazione che prende praticamente avvio con questa iniziativa, alla quale parteciperanno anche i segretari generali di Flc Cgil, Francesco Sinopoli, Cisl Scuola, Ivana Barbacci, Uil Scuola Rua, Pino Turi, Snals Confsal, Elvira Serafini, e il coordinatore nazionale della Gilda-Unams, Rino Di Meglio.
Come spiegato in un precedente articolo, come date si pensa agli ultimi due giorni di maggio o il 1° giugno ma ancora una decisione non è stata presa.
Non è esclusa la partecipazione anche di Anief, già impegnato nello sciopero del 6 maggio.