Silvia, alunna con malattia rara, potrà tornare in classe: ci sarà anche l’infermiere professionale che l’assisterà

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Martedì prossimo, Silvia, una bambina di sei anni affetta da una rara encefalopatia epilettica e dello sviluppo dovuta alla mutazione del gene Scn2a, rientrerà tra i banchi di scuola. La notizia, accolta con gioia dalla mamma Sonia, pone fine a una battaglia contro un vuoto normativo che, fino a ieri, impediva di fatto l’accesso all’istruzione per la piccola.

“Martedì Silvia tornerà a scuola”, ha dichiarato raggiante la mamma, esprimendo la sua felicità per il ritorno della figlia alla prima elementare dell’istituto comprensivo Pertini di Martinsicuro. L’accordo raggiunto tra la famiglia e le istituzioni prevede la presenza costante di un infermiere professionale in classe, in grado di intervenire in caso di necessità, garantendo la sicurezza di Silvia. L’ASL di Teramo ha risposto alle esigenze della bambina, mettendo a disposizione personale del servizio Adi (Assistenza domiciliare integrata).

“Sono stata già contattata dall’Adi e domani un’infermiera verrà a casa a conoscere Silvia in vista del ritorno a scuola fissato per martedì”, ha spiegato Sonia, sottolineando la collaborazione dell’azienda sanitaria e la serenità ritrovata. Un inserimento graduale preparerà Silvia al rientro, assicurando un’esperienza scolastica serena e sicura.

La risoluzione positiva della vicenda, frutto dell’impegno del direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, rappresenta una vittoria non solo per Silvia e la sua famiglia, ma anche per tutte le famiglie che si trovano ad affrontare situazioni analoghe.

La battaglia di Silvia si conclude con una vittoria, ma apre la strada a un impegno più ampio per garantire pari opportunità a tutti i bambini con malattie rare e disabilità complesse.

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