Sicurezza sul lavoro nei programmi di Educazione Civica: la nuova legge approvata dal Senato. INAIL: 78mila infortuni a scuola. I dati

Il Senato ha approvato, con modificazioni, una nuova proposta di legge che intende introdurre le conoscenze base in materia di sicurezza sul lavoro all’interno dei programmi di educazione civica a scuola per fornire strumenti di consapevolezza sui diritti, sui doveri e sulle tutele dei lavoratori. L’idea è quella di coinvolgere anche le vittime di infortuni sul lavoro per sensibilizzare gli studenti.
Come cambiano le Linee Guida di Educazione civica?
La nuova legge introduce, quindi, la sicurezza sui luoghi di lavoro alle Linee Guida di educazione civica che, in base al Decreto Ministeriale n. 182/2024, prevedono:
- Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale;
- Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;
- educazione alla cittadinanza digitale, secondo le disposizioni dell’art. 5 della medesima legge n. 92 del 2019;
- elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al diritto del lavoro;
- educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
- educazione alla legalità e al contrasto delle mafie;
- educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni;
- formazione di base in materia di protezione civile;
- educazione finanziaria e assicurativa e pianificazione previdenziale, anche con riferimento all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali di gestione del denaro e alle nuove forme di economia e finanza sostenibile;
- conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Infortuni a scuola: i dati INAIL
Nel 2024, le denunce di infortunio presentate all’Inail da parte degli studenti di ogni ordine e grado hanno raggiunto quota 77.883, registrando un +10,9% rispetto alle 70.215 del 2023. L’istituto ha attribuito questo incremento principalmente all’estensione della tutela Inail agli studenti di scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, che ha aumentato, di conseguenza, le denunce di infortuni.
Infortuni con esito mortale
Le denunce di infortunio mortale sono passate da 12 nel 2023 a 13 nel 2024. Complessivamente, gli infortuni che hanno coinvolto studenti rappresentano circa il 13% del totale delle denunce registrate nell’anno.
Distribuzione per genere e fascia d’età
Nel 2024, il 42% delle denunce ha riguardato studentesse, con un +12,5% rispetto al 2023. Gli studenti maschi hanno rappresentato il 58% delle denunce, registrando un aumento del 9,8%. La maggior parte degli infortuni, pari a tre su quattro, ha coinvolto studenti under 15, mentre il restante 25% ha interessato la fascia d’età dai 15 anni in su.
Distribuzione geografica degli infortuni
La Lombardia è la regione con il numero più alto di denunce, rappresentando il 23% del totale nazionale, con una crescita dell’11,7% rispetto all’anno precedente. Seguono:
- Veneto, con l’11,9% delle denunce (+22,1% rispetto al 2023);
- Emilia-Romagna, con l’11,7% (+16,3% rispetto al 2023);
- Piemonte con il 9,9% (+9,3% rispetto al 2023).
Tipologia di istituti coinvolti
Il 95% delle denunce ha riguardato studenti di scuole statali, mentre il restante 5% ha interessato studenti di scuole non statali e private. Inoltre, sono stati denunciati poco più di duemila infortuni da parte degli studenti impegnati nei PCTO.