Sicurezza scolastica, per i sindacati la situazione è al limite: “Edifici obsoleti, occorrono misure serie non interventi spot”

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Il dibattito sulla sicurezza delle strutture scolastiche in Italia è più acceso che mai. Secondo Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, la situazione è al limite: la maggioranza degli edifici scolastici è obsoleta e 45 istituti sono crollati nell’ultimo anno. “Abbiamo bisogno di soluzioni a lungo termine, non interventi ‘spot'”, sottolinea D’Aprile.

Le statistiche sono allarmanti: la maggior parte degli edifici scolastici è stata costruita tra il 1946 e il 1975, mentre solo un terzo è più moderno, risalente a dopo il 1980. Il recente crollo di 45 istituti evidenzia la necessità di un piano di intervento strutturato e duraturo.

Non solo Uil Scuola Rua, ma anche Cisl Scuola e la Gilda degli Insegnanti chiedono azioni immediate e concrete.

Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola, invoca un’azione “capillare” attraverso il Pnrr, mirata a risolvere “situazioni strutturali che prevedono tempistiche più lunghe”.

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, sottolinea invece la necessità di interventi anche da parte degli enti locali, proponendo l’introduzione di commissari per l’edilizia scolastica.

I sindacati concordano sulla necessità di una “sinergia” tra istituzioni e sottolineano l’importanza di semplificare le procedure burocratiche. Barbacci auspica un monitoraggio costante del Pnrr e una maggiore collaborazione tra enti locali e governo.

Con oltre 8 milioni di studenti e un milione e mezzo di lavoratori nel settore dell’istruzione, la sicurezza nelle scuole non può più essere una questione secondaria.

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