Sicilia verso la zona rossa, Musumeci: “Durante le feste calo di attenzione, che ora paghiamo. Venerdì decideremo pure sulla scuola”
“La relazione del Comitato tecnico scientifico fotografa una realtà preoccupante perché negli ultimi giorni è aumentato il numero di contagi. Il periodo delle festività ha registrato un calo di attenzione e le conseguenze si pagano adesso”.
“Dovremo adottare delle misure restrittive e lo faremo, dopo una riflessione assai approfondita, nella giornata di domani. Nel frattempo arriveranno le determinazioni del governo nazionale e ci confronteremo con Roma. Per le scuole superiori la didattica a distanza continuerà come previsto fino al 10 gennaio, per gli altri ordini e gradi rimane vigente il provvedimento nazionale. Ma anche sul fronte della scuola domani decideremo quale sarà la misura più giusta e ragionevole”.
Così il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci durante una pausa della riunione di giunta che sta analizzando la relazione del Cts.
Si va, comunque, verso misure più restrittive che si rendono necessarie in considerazione dell’andamento del contagio da coronavirus sul territorio siciliano. Tra queste la possibilità di fare scattare la zona rossa e di fare slittare a fine mese l’avvio delle lezioni in presenza nelle scuole superiori, intervenendo anche sulla primaria e sulle medie.
Venerdì rimarranno in vigore le disposizioni previste dal governo nazionale relative alla didattica, salvo in quei Comuni dove sono state già assunte iniziative diverse.