Si chiama “MathSpeak”, un sistema per apprendere la matematica per i non vedenti

L’approccio alle discipline scientifiche presenta vari ostacoli per chi ha difficoltà visive, specialmente nelle fasi iniziali del percorso educativo tra i quali l’ambiguità nella comunicazione orale delle formule matematiche, un aspetto che può creare confusione e difficoltà di comprensione.
Per superare queste barriere, il matematico non vedente Abraham Nemeth ha ideato MathSpeak, un sistema basato su semplici regole che consente di esprimere formule matematiche in modo chiaro e privo di ambiguità in forma orale. Questa metodologia ha già dimostrato la sua efficacia in diversi contesti anglosassoni, facilitando l’apprendimento della matematica per le persone con disabilità visive.
Michele Mele, ricercatore dell’Università del Sannio di Benevento e Education Officer della campagna “Science in Braille”, ha contribuito all’introduzione di MathSpeak in Italia. La campagna, promossa dalle Nazioni Unite e dalla Royal Academy of Science International Trust di Londra, mira a rendere l’istruzione scientifica accessibile a tutti. Mele ha realizzato il primo protocollo italiano di MathSpeak, adattando questo strumento inclusivo alla lingua italiana per facilitarne la diffusione nel nostro paese.
L’adozione di MathSpeak in italiano rappresenta un passo significativo verso l’inclusione delle persone con disabilità visive nell’ambito delle discipline scientifiche, offrendo loro la possibilità di superare barriere linguistiche e tecniche che hanno finora ostacolato il loro percorso formativo.