Sì ad infortunio in itinere durante lavoro agile, tribunale accoglie il ricorso. Ecco cosa hanno detto i giudici

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Il Tribunale di Milano ha stabilito che una lavoratrice in smart working, in permesso per andare a prendere la figlia a scuola, ha diritto alla copertura per infortunio in itinere. Il caso, riportato dalla Cgil, riguarda un infortunio avvenuto mentre la lavoratrice, in lavoro agile da casa a causa dell’emergenza Covid, usufruiva di un permesso aziendale.

La sentenza e la giurisprudenza

Il giudice ha seguito l’orientamento della Corte di Cassazione, secondo cui la protezione antinfortunistica si attiva ogni volta che il lavoratore si allontana dalla sede di lavoro e vi ritorna, anche durante pause, riposi e permessi. Il principio è stato applicato anche per chi lavora da casa, dove l’abitazione coincide con il luogo di lavoro in modalità agile.

La posizione dell’Inail e la decisione del Tribunale

L’Inail aveva sostenuto che il permesso per motivi personali interrompesse il legame con l’attività lavorativa, escludendo così l’infortunio dalla copertura assicurativa. Tuttavia, il Tribunale ha respinto questa tesi, sancendo che anche durante permessi e pause previsti dalle norme o dai contratti collettivi, i lavoratori continuano a godere delle tutele infortunistiche previste per il tragitto tra casa e luogo di lavoro, che in questo caso coincideva con l’abitazione della dipendente.

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