Settore istruzione: il 6% della spesa finale statale. I numeri della Ragioneria dello Stato

WhatsApp
Telegram

La Ragioneria Generale dello Stato (RGS) ha diffuso una sintesi del bilancio dello Stato, rendendo accessibili e comprensibili le informazioni relative alla gestione finanziaria prevista per il periodo 2024-2026, come stabilito dalla legge del 30 dicembre 2023, n. 213. Questo documento informativo fornisce una panoramica del contesto finanziario pubblico in cui si inserisce la nuova legge di bilancio, delineando le principali linee del bilancio statale e spiegando come vengono distribuite le risorse finanziarie tra vari settori per realizzare gli scopi e le funzioni dello Stato. L’obiettivo è quello di offrire una visione chiara dei piani finanziari e delle priorità del governo, evidenziando come le allocazioni di bilancio mirino a sostenere specifici obiettivi strategici e funzionali nel contesto della spesa pubblica.

Per semplificare la comprensione su come vengono distribuite le risorse finanziarie nel bilancio, è stata adottata una classificazione che suddivide le spese in nove categorie principali, orientate verso specifici settori di intervento. Tra queste, troviamo ambiti cruciali come “Salute e istruzione“, “Sostegno sociale e previdenziale”, “Servizi pubblici essenziali” e “Cultura, ambiente e benessere”. Viene inoltre garantito un supporto finanziario agli enti locali e allocati fondi speciali per esigenze specifiche emergenti durante l’anno.

Nel dettaglio, l’area “Salute e istruzione” nel 2024 riceverà 154,9 miliardi di euro, rappresentando il 17,5% della spesa totale, una percentuale leggermente minore rispetto agli anni precedenti. Nei prossimi anni, questa quota subirà un incremento marginale, mantenendo un livello di finanziamento stabile (+0,2 punti percentuali), allineandosi a quella del 2023. Dal 2014, l’investimento in questo settore è cresciuto costantemente, passando da 117 a circa 155 miliardi nei due anni analizzati (2023/24), per poi prevedere una leggera diminuzione nei successivi anni.

All’interno di questa macroarea, l’istruzione scolastica si distingue per aver ricevuto il 34% delle risorse nel 2024, equivalente a circa il 6% dell’intera spesa del bilancio. Rispetto al 2014, il finanziamento per questo settore è aumentato, raggiungendo 52,1 miliardi nel 2024, ma è prevista una riduzione negli anni successivi. Recentemente, sono stati stanziati fondi per la proroga di contratti temporanei nel settore educativo, il supporto a iniziative di miglioramento della qualità dell’insegnamento e l’assistenza alle scuole private.

L’istruzione universitaria e post-universitaria mantiene una quota stabile della spesa totale, ma con un aumento del finanziamento da 8 a oltre 11 miliardi nel periodo 2024-2026, sottolineando l’impegno verso l’educazione avanzata e la formazione specializzata.

WhatsApp
Telegram

Consegui la CIAD con E-Sofia, esame online immediato