“Servono tanti insegnanti per aiutare i ragazzi abbandonati dalle famiglie. Abbiamo bisogno di una scuola a tempo pieno”. L’affondo di Gratteri
“L’omicidio del giovane musicista a Napoli è il risultato di decenni e di degrado e di abbandono soprattutto da parte delle famiglie”.
Lo dice a La Repubblica Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro.
Per tale motivo per combattere questo fenomeno servono “tanti educatori e tanti insegnanti che possono aiutare i ragazzi. Abbiamo bisogno di una scuola a tempo pieno. Qui non si investe nell’istruzione, non si investe negli asili. Si spendono soldi per la sagra della melanzana e non si trovano i soldi per cose essenziali”, dice Gratteri.
“Anche se domani arrivassero a Napoli duecento poliziotti e finanzieri non sarebbe la soluzione al problema – prosegue Gratteri – quello che è accaduto è il risultato di una serie di concause. E quando ci sono più concause non c’è una sola medicina o una sola ricetta. Questi sono mali che vengono da lontano”.
“Negli ultimi decenni – continua il magistrato – c’è un forte abbassamento della morale e dell’etica nella cultura occidentale. Questo fenomeno si riscontra soprattutto nelle grandi città e parte soprattutto dalle famiglie. Dunque – sostiene il procuratore di Catanzaro – ci sono genitori che hanno abbandonato in modo sistematico i figli. Se sono famiglie normali li hanno abbandonati davanti a Internet. Se sono famiglie di delinquenti sono figli della strada”.