Servizio civile Universale e Nazionale, riserva 15% nei concorsi: entrambi parte della funzione di difesa della Patria. Cosa dice il Decreto

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Le recenti modifiche normative per quanto riguarda i posti a riserva nei concorsi pubblici (inclusi quelli dell’ambito scolastico) sono contenute nel cosiddetto Decreto PA, divenuto il Disegno di Legge N. 2308. In particolare il riferimento è all’articolo 18, comma 4, del decreto legislativo n. 40/2017, che disciplina il Servizio Civile Universale.

L’intervento legislativo amplia la platea dei destinatari della riserva del 15% dei posti nelle assunzioni di personale non dirigenziale presso le Pubbliche Amministrazioni, aziende speciali e istituzioni previste dal decreto legislativo n. 267/2000.

La modifica prevede l’inclusione tra i beneficiari anche degli operatori volontari che hanno svolto il Servizio Civile Nazionale, regolato dalla legge n. 64/2001 e dal decreto legislativo n. 77/2002, poi abrogato con l’entrata in vigore del Servizio Civile Universale.

L’adeguamento si inserisce nel contesto delle misure per il rafforzamento del personale pubblico, anche in relazione agli obiettivi del PNRR. L’urgenza della modifica è motivata dalla necessità di evitare disparità di trattamento tra chi ha svolto il Servizio Civile Nazionale e chi ha partecipato al Servizio Civile Universale, considerati entrambi parte della stessa funzione di difesa della Patria, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera d), della Costituzione.

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