Servire i pasti alla Caritas, pulire aule e palestre: ecco alcune sanzioni alternative per gli studenti violenti proposte da Rusconi: “Così si educa al rispetto”

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Il presidente dell’ANP Roma Mario Rusconi interviene a proposito del dibattito in corso per quanto riguarda le sanzioni alternative alle sospensioni, riprendendo il tema tirato fuori dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara dei lavori socialmente utili per gli studenti violenti.

Intervistato dal quotidiano Italia Oggi, il preside ha spiegato, a proposito degli interventi contro gli studenti bulli, che prima di tutto “bisogna recuperare autorevolezza da parte della scuola, soprattuto con una formazione mirate, costante dei docenti, coadiuvati da un servizio psicopedagogico per gruppi di scuole ed utilizzo funzionale delle sanzioni in caso di gravi episodi commessi dagli studenti“.

Uno dei punti sottolineati nei giorni scorsi dal Ministro e da chi è intervenuto al dibattito è il fatto che non si può pensare alla sospensione come unico rimedio. Una circolare ministeriale del 2007 si occupava proprio di questo, spiega Rusconi, che evidenzia come la punizione non può consistere solamente nel lasciare a casa lo studente bullo sospeso.

Il numero uno di ANP Roma racconta alcune sanzioni che ha applicato nel corso della sua carriera da dirigente scolastico: “inviare per un certo numero di giorni lo studente presso la Caritas di zona per servire i pasti alla mensa. Impegnarlo in ospedali, centri anziani, istituti di accoglienza per collaborare ai servizi. Oppure riparare e manutenere oggetti lesionati, pulire aule, palestre, laboratori. In poche parole educare al rispetto delle regole e al risarcimento del danno procurato“.

Sul rapporto scuola-famiglia:, Rusconi dice:  “il problema sono quei genitori che di fronte a fatti gravi tendono a minimizzare, che dicono ‘si tratta di una ragazzata’. O addirittura fanno l’avvocato del diavolo, persino minacciando la scuola di ricorsi, denunce e coinvolgimento dei media“, aggiunge.

Lavori socialmente utili per gli studenti violenti, Valditara: “L’umiliazione è un fattore fondamentale per la crescita. Lavorando per la collettività il ragazzo si prende le sue responsabilità”

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