Semplificazione normativa e organi collegiali: il Governo avrà 18 mesi per riscrivere un nuovo Testo Unico per la scuola. Primo ok al Ddl

Con 85 voti favorevoli e 54 contrari, l’8 maggio l’Assemblea del Senato ha approvato il DDL 1192, un provvedimento di iniziativa governativa che punta alla semplificazione normativa e al miglioramento della qualità della normazione, conferendo al Governo ampie deleghe per il riordino e il riassetto di diverse materie, tra cui l’istruzione.
Il testo, ora all’esame della Camera, prevede all’articolo 8 una delega specifica per la scuola, con l’obiettivo di razionalizzare e aggiornare l’intero quadro normativo di competenza del Ministero dell’istruzione e del merito. Il Governo avrà diciotto mesi per adottare uno o più decreti legislativi che dovranno portare alla redazione di un nuovo testo unico della normativa primaria, al riordino delle disposizioni sul personale scolastico, alla semplificazione degli adempimenti amministrativi e alla revisione degli organi collegiali.
I punti chiave della delega: testo unico, personale e semplificazione amministrativa
L’articolo 8 del DDL 1192, composto da cinque commi, individua principi e criteri direttivi specifici per la riforma. Tra questi, la unificazione e razionalizzazione delle discipline di rango primario in un testo unico aggiornato, superando l’attuale decreto legislativo 297/1994, ormai non più coerente con la legislazione vigente e con le riforme che hanno interessato l’autonomia scolastica e la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni. Centrale anche il riassetto della normativa sul personale scolastico, con l’obiettivo di aggiornare, accorpare o eliminare procedure non più utili e ridurre il contenzioso.
Un altro punto riguarda la semplificazione degli adempimenti amministrativi delle scuole, che coinvolgerà oltre 8.000 istituzioni statali e più di 12.000 scuole paritarie, con ricadute su milioni di studenti. Previsti inoltre il riordino degli organi consultivi del Ministero, la razionalizzazione dei poteri di vigilanza sugli enti pubblici del sistema di valutazione e la revisione della disciplina degli organi collegiali, per eliminare duplicazioni e ridefinire competenze e responsabilità, sempre nel rispetto dell’autonomia scolastica.
Procedure, tempi e obiettivi: verso una normativa più chiara e coerente
La procedura per l’adozione dei decreti legislativi prevede il coinvolgimento dei Ministeri competenti, della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari. Il Governo potrà inoltre intervenire, entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore dei decreti, con ulteriori disposizioni integrative o correttive. Un unico regolamento governativo disciplinerà l’attuazione dei decreti, mentre le disposizioni dei regolamenti ministeriali e interministeriali saranno riunite in un testo unico, adeguato alla nuova disciplina. L’obiettivo dichiarato, come evidenziato dalla relazione di impatto della regolazione, è garantire maggiore coerenza giuridica e sistematica alla normativa scolastica, eliminando antinomie e sovrapposizioni che oggi complicano la vita delle scuole e degli operatori.